ATO Rifiuti: "Foietta faccia il tecnico o si candidi"

Lo affermano i Consiglieri regionali Motta e Comba.

“Sul tema degli ATO occorre legiferare e portare chiarezza dopo lunghi mesi di incertezze. La Regione Piemonte si appresta ad approvare un testo di legge ottenuto dopo 18 mesi di confronto e riflessione. Le dichiarazioni di Foietta sono strumentali, questo provvedimento è stato adeguatamente elaborato, è ora che passi all'esame del Consiglio Regionale”.

 

Così Massimiliano Motta, Consigliere regionale del Popolo della Libertà e Vicepresidente della Commissione Ambiente commenta le dichiarazioni odierne del Presidente dell'ATO Rifiuti, Paolo Foietta.

 

“La richiesta di prendere tempo avanzata da Foietta – attacca Motta – è fuori luogo, la Regione ha coinvolto Province e Comuni per la condivisione del testo che ci apprestiamo ad approvare. Il suo ruolo è quello di tecnico, questa fase è invece propria della politica e quindi lo invito a rientrare nei ranghi impostigli dal suo ruolo, oppure a candidarsi ad un ruolo che gli consenta certi interventi”.

 

La posizione di Motta è condivisa anche dal Presidente della Commissione regionale Ambiente, Fabrizio Comba che aggiunge: 

 

“Gli ATO dovevano scomparire un anno fa, come previsto dall’art. 2, comma 186-bis, della Legge 23 dicembre 2009 n. 191 (introdotto dall’art. 1, comma 1-quinquies del D.L. 25 gennaio 2010 n. 2 convertito in Legge 26 marzo 2010 n. 42). Da quel momento ha preso il via un lavoro serrato di confronto tra le parti interessate alla riforma del sistema di gestione dei rifiuti: Regione, Comuni e Province. Dopo 18 mesi di lavoro abbiamo messo insieme un testo condiviso che va approvato in tempi rapidissimi”.

 

“In questi mesi – ha concluso Motta – abbiamo superato le divaricazioni sorte tra UPP ed ANCI, ponendo le basi per la costruzione di un modello quanto più possibile condiviso dai vari livelli di governo del territorio, giuridicamente coerente con le normative di riferimento e che mirasse soprattutto a ridurre i costi del sistema di governo: ricordo infatti che la conferenza d’ambito che introdurremo non andrà a rappresentare un nuovo ente, bensì un luogo di confronto politico-amministrativo senza alcun costo”.

 

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Articolo pubblicato il 09/01/2012