Le peripezie di un imprenditore

La partita Iva per via telematica diventa un'avventura

Nel momento in cui molte aziende, purtroppo, chiudono i battenti ce ne sono altre che non riescono ad iniziare la loro attività a causa di un incredibile situazione che, nell'era dell'informatica, rasenta il grottesco.

Raccontiamo perciò un episodio accaduto in questi giorni.

Una nuova impresa commerciale, di cui non citiamo il nome per diritto alla privacy, ha penato e non poco per ottenere "quel numero" che consentiva di iniziare l'attività commerciale.

Pur avendo affidato la pratica ad uno Studio del settore ed avendo lo stesso Studio comunicato tempestivamente all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate l'esigenza del loro cliente, il numero misterioso, per intenderci in numero di Partita Iva che viene attribuito con "Comunica" cioè per via telematica in tempo reale, come almeno viene venduta l'informazione, probabilmente si è perso nei meandri del ponte vacanziero di fine anno. 

Lo Studio si è prodigato per venirne in possesso ottenendo risposte preoccupanti dagli Uffici di corso Bolzano. 

Il soggetto, cioè il malcapitato imprenditore, si è recato personalmente presso le strutture per ottenere la risposta che nulla compariva a video e che nessuna comunicazione era stata fatta mettendo perciò in discussione, agli occhi del cliente, l'operato dello Studio.

Stessa risposta era stata data dalla Camera di Commercio che si era peraltro defilata dietro: "E' di competenza dell'Ufficio Agenzia delle Entrate".

Intanto i giorni passavano e crecevano pure le preoccupazioni di non poter iniziare l'attività commerciale per un motivo che nulla aveva a che fare con la volontà bensì a causa di un intoppo non ancora chiarito il giorno 9 gennaio.

Ebbene lo Studio, facendo ricorso all'esperienza ed operando "a la moda veja", nella tarda mattinata del suddetto giorno veniva in possesso dell'agognato "numero" che appariva come per incanto corredato dai dettagli che l'attività era già aperta con decorranza 2 gennaio 2012.

Grande respiro di sollievo da parte di tutti e fine dell'avventura che rischiava di compromettere il futuro di un'attività commerciale che, appena avviata, avrebbe dovuto informare i clienti che non poteva esaudire le loro richieste in quanto non era in grado di emettere il documento contabile con il rischio di perderne qualcuno ancora prima di averlo servito per la prima volta.

Allora va bene automatizzare i servizi facendo però in modo che non si verifichino certe situazioni che possono danneggiare in maniera grave se non irreparabile chi ha il coraggio, in questo particolare grave momento, di mettersi in gioco pensando al futuro con quell'ottimismo indispensabile per iniziare una nuova vera avventura. 

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Articolo pubblicato il 09/01/2012