«Cavarzere 1951 Settimo 2021 – Alluvione del Polesine», a Settimo Torinese (TO)

Nel 70° anniversario una cerimonia istituzionale e una mostra fotografica

A Settimo Torinese (Torino), sabato 13 novembre, alle ore 15: 00 presso la Sala Consiliare sarà commemorato il 70° anniversario dell’alluvione del Polesine con l’evento intitolato «Cavarzere 1951 Settimo 2021», che prevede una cerimonia istituzionale con alzabandiera in Piazza Vittorio Veneto alla presenza delle autorità di Settimo Torinese e Cavarzere (Venezia) e l’inaugurazione di una Mostra fotografica con proiezione di brevi filmati, curata da Giancarlo Tagliati e dedicata al contributo dei radioamatori dell’epoca che prestarono il loro aiuto per soccorrere gli alluvionati.

Nel novembre 1951 si è verificato un fenomeno meteorologico eccezionale, con la caduta nello spazio di pochi giorni di centinaia di millimetri d’acqua, che è stato la causa principale dello straripamento del fiume Po. Nessuna difesa naturale e umana poteva contenere la furia degli elementi scatenati.

Il 14 novembre, a Occhiobello, il Po ha rotto l’argine sinistro aprendo tre falle che hanno provocato una disastrosa alluvione di ampiezza inimmaginabile.

Tra il 15 ed il 16 novembre, Rovigo è invasa dalle acque, tre giorni dopo, il 17, tocca a Cavarzere dove viene completamente allagato tutto il territorio sulla sponda destra dell’Adige.

La piena dal Po rovescia nel Polesine una valanga di 8 miliardi di metri cubi d’acqua allagandone i 4/5. Provoca 88 morti e l’esodo di circa duecentomila veneti.

Il legame tra Cavarzere e Settimo Torinese nasce dal fatto che in occasione dell’alluvione del 1951 nella città piemontese sono giunti molti cavarzerani che vi hanno trovato una prima ospitalità presso parenti e amici. A Settimo la comunità dei cavarzerani era consistente e ben radicata, visto che la loro emigrazione interna risaliva alla fine dell’Ottocento. È stato calcolato che al tempo dell’alluvione a Settimo sono state registrate all’anagrafe 700 nuove persone provenienti da Cavarzere, poi molti vi sono rimasti.

Con l’occasione, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Elena Piastra, ha provveduto al rifacimento della cartellonistica stradale: sarà annunciata la prossima installazione di nuove targhe all’ingresso della Città allestite con l’indicazione “Settimo Torinese gemellata con Cavarzere”.  

Si tratta, più che di un gemellaggio, di un “patto di amicizia” tra i due comuni, stretto una trentina di anni or sono, e sanzionato dall’intitolazione di una “via Cavarzere” a Settimo - dove allora era sindaco Giovanni Ossola - e di una “via Settimo” a Cavarzere. Per stringere questo “patto di amicizia” si era prodigato Giancarlo Tagliati che oggi è il curatore della Mostra.

Tagliati è un po’ il prototipo dei cavarzerani vittime dell’alluvione trapiantati a Settimo, dove è giunto nel 1951, ospite di parenti, e è successivamente ha messo su famiglia e si è fatto una posizione lavorando come radiotecnico, stabilendosi successivamente a San Benigno Canavese.

La mostra che, come si è detto, ricorda al contributo dei radioamatori che all’epoca hanno prestato il loro aiuto per soccorrere gli alluvionati è frutto delle ricerche personali di Tagliati, condotte in molti archivi pubblici e privati. In occasione dell’alluvione, si sono mobilitati tutti i corpi speciali di emergenza per intervenire in soccorso delle popolazioni colpite dal disastro. In questa fase i radioamatori italiani sono stati tra i primi a impegnarsi: il loro sostegno è risultato spesso determinante per ripristinare, con i loro apparati, i collegamenti completamente fuori servizio. È stato questo il primo esempio pratico di una intera categoria che ha messo a disposizione della comunità le sue doti tecniche e umane, dando prova di un impegno profuso senza risparmio.

La mostra di Settimo Torinese è stata caldeggiata dal locale vicesindaco, Giancarlo Brino, e dell'assessore Alessandro Raso. Alle manifestazioni settimesi parteciperà Pier Luigi Parisotto, vicesindaco di Cavarzere.

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Articolo pubblicato il 08/11/2021