Rapina all'Ekom di via Cambiano
L'ingresso del punto vendita

L'aggressione frutta ai malviventi l'incasso della giornata

Le rapine a negozi, supermercati e centri di distribuzione stanno subendo una continua lievitazione; ogni giorno la cronaca meno qualificante riporta episodi di aggressioni, scippi e atti delinquenziali che nell'ultimo periodo hanno subito un aumento esponenziale.

All'elenco delle "vittime " di questo particolare momento negativo per la sicurezza cittadina si aggiunto l'Ekom di via Cambiano 3/c; il centro di distribuzione ha infatti dovuto subire le "attenzioni" della criminalità vivendo, all'atto della chiusura serale, l'aggressione e la rapina che per fortuna, se si può dire, si è conclusa con i soli danni economici.

Abbiamo perciò raggiunto il Direttore Belafrih Salah, laureato in economia aziendale, per conoscere i dettagli di questo brutto episodio:

"Ero in ufficio intento alle operazioni di chiusura contabile quando si è presentato un malvivente incappucciato e armato di pistola che mi ha puntato l'arma alla fronte gridandomi di consegnargli l'incasso "se no ti sparo". La mia mente è corsa subito ai miei bambini e a mia moglie per cui ho realizzato immediatamente di non reagire per evitare guai maggiori. Mentre gli consegnavo gli undicimila euro che erano l'incasso della giornata mi ha dato un calcio nella pancia ed è fuggito all'esterno dove lo aspettavano i complici".

In totale tre i malviventi che sgommando hanno fatto perdere le loro tracce approfittando dell'oscurità; il fatto si è verificato alle 20 circa ed alle 19,30, orario di chiusura, il punto vendita si era svuotato della clientela il che ha reso più facile l'azione criminosa il che porta anche a pensare che l'azione sia stata premeditata e non scaturita dall'improvvisazione:

"Secondo me - ha aggiunto Salah - nell'immagine del video di sorveglianza risulta che il malvivente stava arrivando dal parcheggio di via Stradella per cui penso che ci sia stato un'appostamento in attesa del momento più propizio per commettere l'aggressione".

Belafrih Salah da nove anni gestisce questo punto vendita della catena Ekom e non è nuovo a simili episodi:

"Nel corso degli anni ho purtroppo dovuto subire molte rapine: ho moglie e due bambini per cui penso che non sia il caso di fare l'eroe anche perchè non sai mai chi hai di fronte".

Il pericolo sta proprio in questo: un semplice movimento può causare una reazione violenta con gravi conseguenze:

"E' stato un  bene - si fa per dire - anche il fatto che i dipendenti erano già andati via; ho chiamato il 113 - ha detto ancora Salah - e la Polizia è arrivata immediatamente, ha prelevato le immagini registrate e mi auguro che si giunga all'dentificazione del malvivente affinchè non possa continuare a compiere impunemente i suoi atti criminosi".

Belafrih Salah ha chiuso affermando giustamente che la vita ha un valore superiore a qualsiasi somma di denaro:

"Speriamo che questo 2012 - ha concluso - che è iniziato così male possa continuare nella giusta maniera e cioè potendo lavorare sereni e tranquilli senza la paura che da un momento all'altro accada un qualcosa che potrebbe avere tragici risvolti; e questo lo dico per me ma anche per tutti coloro che come me fanno questo lavoro e sono soggetti al rischio di rapina quotidianamente".

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Articolo pubblicato il 08/01/2012