Le nuove sanzioni per i pagamenti in contanti

Nel silenzio generale entra in vigore uno dei provvedimenti più illiberali e coercitivi

Tra poche settimane  entrerà in vigore, tra l’indifferenza generale uno dei provvedimenti più illiberali che l’Italia ricordi. Il cittadino svolge un’attività, riceve su un conto corrente la retribuzione o il compenso.

Paga tasse ed imposte di ogni tipo e lo Stato ingordo e cialtrone, pretende anche di indagare come il cittadino spende le somme che preleva dalla banca. Ma forse siamo un popolo che ama essere bastonato e non ha neanche più la fantasia  di reagire.

Così, verrà scoraggiato ancor di più l'uso dei contanti a favore dei pagamenti elettronici: dal 1° gennaio 2022, infatti, ci saranno nuove sanzioni per chi supererà i limiti stabiliti dalla legge.

Il tetto dei 1.999,99 euro in contanti sarà ulteriormente abbassato a 999,99 euro: questo significa che saranno puniti sia coloro che per un singolo pagamento superano quella cifra, ma anche chi accetta quel pagamento. Con il nuovo limite, la sanzione base si attesterà a mille euro.

Non dobbiamo dimenticare che, l'Agenzia delle Entrate ha il potere di controllare tutte quelle spese che superano il 20% del reddito complessivo dichiarato dal cittadino, per evitare operazioni “in nero” e stroncare l'evasione fiscale.

La misura è stata decisa con il Decreto Legge n,124 del 2019, dal governo giallorosso pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ed ha attuato un cambiamento importante nella quotidianità dei cittadini italiani.

I professionisti o qualsiasi altra persona non segnali le irregolarità alle direzioni  territoriali potrà subire multe che variano da tremila a quindicimila euro, in pratica il triplo (soglia minima) rispetto a chi commette la violazione. Chi sbaglierà, pagherà una cifra minima di duemila euro mentre, chi è tenuto a comunicare un'irregolarità, "continuerà a pagare un minimo di 5.000 euro, pari ad 1/3 del massimo.

Se il contribuente avrà la necessità di effettuare un pagamento per una cifra superiore al limite fissato per l’utilizzo dei contanti, sarà obbligato a utilizzare strumenti tracciabili quali carta di credito o bancomat, l’assegno o il bonifico postale/bancario.

Il limite ai contanti troverà la sua applicazione per tutti i tipi di trasferimento di denaro (compresi prestiti e donazioni), indipendentemente dal grado di parentela.

Il nuovo limite di 999,99 euro sarà applicato ad "ogni tipologia di pagamento che intercorre tra una persona fisica (o giuridica) e l’altra". Qualsiasi prodotto, o altro, che necessiterà di oltre mille euro dovrà essere tracciato.

Una delle poche certezze sarà il prelievo o versamento bancario dal o sul proprio conto corrente: riguardando soltanto una persona, non sarà un problema prelevare duemila euro o versare cifre superiori a mille euro senza preoccuparsi di subire delle sanzioni.

In ogni caso, repetita iuvant, la cifra massima spendibile in cash è quella sopra descritta. A questo punto, quindi, saranno molto frequenti pagamenti "misti": un po' cash un po' carta. Se un pc o un televisore, ad esempio, costano 1.400 euro, si potrà decidere di pagare la maggior parte in contanti (900 euro) e le restanti 500 euro tramite carta di credito, bancomat o bonifico bancario.

L'evasione fiscale è sempre di più un pallino del governo: per contrastarla saranno estesi e potenziati "i pagamenti elettronici riducendo drasticamente i costi delle transazioni cashless". È quanto viene riportato sul "Rapporto sull'evasione fiscale e contributiva" , il Documento di Finanza Pubblica che riporta quali sono le nuove strategie per combattere l'evasione, che sottolinea come sia un "obiettivo prioritario, dopo la fisiologica sospensione delle attività di notifica" a causa della pandemia.

Per fare in modo che il contrasto sia efficace, si continuerà a puntare sull'Isa, gli Indici sintetici di affidabilità, indicatori che, attraverso la misurazione di dati ed informazioni relative a più periodi d'imposta tramite un metodo statistico-economico, danno una sintesi di valori "tramite la quale sarà possibile verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti".

Accanto a questi, discutibili strumenti rimangono sempre la fatturazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi, l'inasprimento delle pene per i grandi evasori, il rafforzamento degli strumenti di contrasto alle frodi nel settore dei carburanti e il contrasto dell'evasione e illegalità nel settore dei giochi.

La vita amministrativa per il cittadino è sempre più difficile e costosa. L’accanimento dello Stato è comunque sempre piò orientato ad affinare gli artigli verso le latitudini settentrionali.

Chissà perché!

 

 

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Articolo pubblicato il 30/10/2021