Il Consiglio dei Ministri approva la manovra da 30 mld. Draghi: “Taglio delle tasse per 12 miliardi”

Il premier in conferenza stampa: "E' una legge di bilancio espansiva, accompagna la ripresa"

Mentre i nostri politicanti da marciapiede continuano e recriminare il flop che al Senato ha incontrato il Ddl Zan, nel pomeriggio di ieri,  il Consiglio dei Ministri, piaccia o no, ha dato il via alla manovra per il 2022.

“E’ una legge di bilancio espansiva, accompagna la ripresa”, ha spiegato in conferenza stampa Mario Draghi che ha detto di essere soddisfatto per un provvedimento condiviso. “E’ stato un lavoro davvero notevole, siamo molto soddisfatti e alla fine del Cdm c’è stato un applauso. Per i ministri Franco e Orlando, ma anche perché c’era la sensazione della condivisione del lavoro fatto”, ha affermato il premier. 

La crescita sarà ben oltre il 6% probabilmente e questo è una bussola ed è la strategia di questo governo: è un momento per l’Italia molto favorevole e dobbiamo essere capaci di mantenere questa crescita anche negli anni a venire”, ha aggiunto

Sulle taglio delle tasse il presidente del Consiglio ha fatto subito una precisazione:  “Mettiamo 12 mld per ridurre la pressione fiscale e non otto come si dice in giro. 8 miliardi vanno ad un intervento mirato per ridurre le imposte sulle società, sulle persone, sul cuneo fiscale e ci sono varie ipotesi di impiego di questi 8 mld che definiremo con il Parlamento”. 

Per quanto riguarda le pensioni, Draghi ha affermato che l’obiettivo del governo è tornare appieno al contributivo e questo è un tasto amaro, seppur lungamente annunciato: “Si prevede una transizione, quota 102, con 38 anni di contributi e 64 di uscita. Abbiamo rafforzato l’Ape e opzione donna”. Solo per il 2022 si potrà andare in pensione con quota 102, cioè 64 anni e 38 di contributi. In materia pensionistica è poi intervenuto il presidente del Consiglio, che ha precisato:”Non mi aspetto uno sciopero generale, mi sembrerebbe strano. C'è la disponibilità del governo a ragionare", ha detto il premier sottolineando come comunque la "decisione sta ai sindacati”.

E’ arrivata la risposta a consiglio dei Ministri ancora in corso. “Se dovesse essere confermata al Consiglio dei ministri la scelta di Quota 102 sulle pensioni, la Uil non ci sta ed è pronta se necessario a scendere in piazza". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Isoradio. "Sabato - ha aggiunto - ci vedremo con i colleghi di Cgil e Cisl e valuteremo quali strumenti di mobilitazione mettere insieme sapendo che, siccome è una discussione che durerà all'interno delle Camere un mese, dovremmo avere la forza di fare pressione, mobilitazioni per un mese e un giorno in più di quanto dura la discussione, per convincere il Parlamento a cambiare le scelte che ha assunto".

La Fiom-Cgil dà il via ad un pacchetto di 8 ore di sciopero ritenendo "la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori per chiedere al Governo e al sistema delle imprese risposte in tema di crisi industriali e occupazionali, riforma degli ammortizzatori sociali, precarietà del lavoro, salute e sicurezza, sistema degli appalti e dei subappalti, pensioni e contrasto dell'evasione fiscale". Nei prossimi giorni verificherà le modalità di attuazione, anche "nel confronto con Fim e Uilm e in relazione al percorso di mobilitazione e di sciopero che Cgil Cisl e Uil decideranno" dopo la manovra".

Sono 185 gli articoli della manovra per il 2022. Ci sono capitoli dedicati alla riduzione della pressione fiscale e contributiva, misure per la crescita e per il sostegno alle imprese, per l’accesso al credito e alla liquidità delle imprese, sul reddito di cittadinanza, pensioni, famiglia, il riordino degli ammortizzatori sociali, le politiche attive del lavoro, la sanità, la scuola, cultura e turismo, infrastrutture e turismo, regioni ed enti locali, la Pa. La legge di bilancio vale circa 30 miliardi.

“Al fine di ridurre la pressione fiscale sui fattori produttivi, con appositi provvedimenti normativi” vengono stanziati 8 miliardi dal 2022 per la riduzione “dell’imposta sui redditi delle persone fisiche con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote” e “una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo”; e per la riduzione “dell’aliquota dell‘imposta regionale sulle attività produttive.

I beneficiari del reddito di cittadinanza, strenuamente difesi dai grillini, storture della legge in vigore incluse, saranno tenuti ad accettare almeno una di “due offerte” (e non più “tre offerte”) di lavoro congrue. “A decorrere dal 1° gennaio 2022, il beneficio economico mensile” del Reddito di cittadinanza “è ridotto di una somma pari a 5 euro per ciascun mese a partire dal sesto mese di percezione del beneficio. Su questo tema spinoso il CdM si è diviso, con i ministri del Centro Destra che sostengono misure maggiormente restrittive. E’ prevalsa la mediazione.

Saranno gli uffici operativi a dover marcare la differenza, limitando la fruizione dei benefici economici a coloro che non si attengono alla normativa approvata.

Prorogati per il 2022 Ape social e opzione donna. Per quel che riguarda la prima misura vengono stanziati 141,4 milioni per il 2022, 275 milioni nel 2023, 247,6 milioni nel 2024, con l’ampliamento delle categorie di lavori gravosi. Per quanto riguarda opzione donna, il trattamento pensionistico” è altresì riconosciuto nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e a 61 anni per le lavoratrici autonome”. “In via sperimentale per l’anno 2022 è riconosciuto nella misura del cinquanta per cento l‘esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del predetto rientro. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”, prevede poi la della legge di bilancio. 

Arriva la proroga dei trattamenti di integrazione salariale fino al 31 dicembre 2023 dei dipendenti Alitalia Sai e Cityliner in amministrazione straordinaria. Il fondo da 100 milioni per il rimborso dei biglietti Alitalia – che ha cessato i voli il 14 ottobre – sarà valido anche per il 2022. Il carrozzone Alitalia continua a costare anche post mortem, al contribuente.

Previsto un bonus affitti del 20%  del canone entro il limite massimo di 2.400 euro per gli under 30 con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 uro. Confermata l’Iva al 10% per assorbenti e tamponi non compostabili.

Sul tavolo dell'esecutivo non è finita invece la legge sulla concorrenza, che era data sul traguardo per oggi e invece slitta alla prossima settimana.

 

 

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Articolo pubblicato il 29/10/2021