Il piatto delle feste sempre di moda, sempre gradito
La fonduta è un piatto a base di formaggio fuso, tipico delle zone alpine nazionali e transnazionali. La Valle d'Aosta, il Piemonte, la Savoia e la parte sud-occidentale della Svizzera sono grandi produttori e consumatori di formaggi.
Ognuna di queste zone ha la sua ricetta: cambiano il tipo di formaggio e la presenza di altri ingredienti nella fonduta svizzera.
Ovviamente la fonduta valdostana e quella piemontese sono a base di Fontina DOP. La fonduta è un piatto unico molto calorico e sostanzioso. Può essere consumato con crostoni di pane o con fette di polenta, ma può anche decorare un piatto facendo da salsa, può condire un riso o una pastasciutta.
Il segreto della fonduta sta nella capacità di fondere il formaggio facendogli assumere la giusta consistenza, evitando che si formino dei grumi. Per raggiungere l'obiettivo è fondamentale scaldare la fontina insieme al latte senza superare i 60 gradi, mescolando in continuazione, per poi aggiungere i tuorli d'uovo che serviranno per dare fluidità e consistenza alla crema di formaggio, che se preparata a regola d'arte non deve filare. La fonduta andrà poi mantenuta calda con l'apposito fornelletto.
La fonduta è un piatto molto calorico e grasso, ma lo si può abbinare a del pane abbrustolito nello stesso piatto e ad un secondo piatto di verdura poco condita. Si può finire il pasto con un frutto.
La ricetta della fonduta
Ingredienti per 4 persone:
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400 g di fontina valdostana;
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4 tuorli d'uovo;
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Mezzo litro di latte, anche scremato
Attrezzatura:
- due pentole inseribili l’una dentro l’altra per cuocere a bagnomaria.
- fornello da fonduta (simile a quello della bagna caoda)
Preparazione:
Togliere la crosta alla fontina e tagliarla a cubetti non tanto grandi. Metterla a bagno nel latte per almeno 3 - 4 ore nel latte in una terrina, facendo in modo che il latte copra tutti i cubetti.
Mettere sul fuoco basso le due pentole, l’una dentro l’altra con dell’acqua fredda in quella più grande. Scolare i cubetti di fontina dal latte senza buttar via il latte. Mettere i cubetti di fontina nella pentola più piccola ed appoggiarla in quella più grande con l’acqua fredda. Accendere il gas non troppo forte e mescolare il formaggio in continuazione quando l’acqua comincia ad essere calda. Quando il formaggio è completamente fuso, togliere la pentola più piccola, aggiungere i tuorli d'uovo, rimettere la pentola in quella più grossa e continuare a cuocere mescolando finché il composto non inizia ad addensare, quindi spegnere e versare nell'apposito fornelletto con la candelina accesa, per non farla raffreddare.
LA VARIANTE SVIZZERA
INGREDIENTI per 4 persone
400 gr di formaggio, questa volta gruyère svizzero
200 ml scarsi di vino bianco secco e un po’ acido
Oppure metà vino bianco e metà kirsch
1 spicchio d'aglio tagliato a pezzetti
Pepe nero da macinare al momento, quantità a seconda dei gusti
Un cucchiaino di maizena o di fecola
Una grattugiata di noce moscata
Delle fette di pane casareccio del giorno prima
Può essere accompagnata da patate cotte al forno o bollite
PROCEDIMENTO
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Togliere la crosta al formaggio. grattugiare in modo grossolano i formaggi.
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Svestire lo spicchio d’aglio e togliergli pure il germoglio. Strofinare metà spicchio d’aglio al fondo della pentola, poi tagliare a fettine le due metà.
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Nella pentola mettere il formaggio grattugiato a listarelle e aggiungere l’aglio;
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Versare il vino e il kirsch sul formaggio; ma se scegliete di aggiungere la maizena o la fecola, stempreatela in un po’ di vino prima di versarla sul formaggio.
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Far fondere il formaggio a fuoco lento mescolando costantemente per ottenere una pasta omogenea. Quando lo mescolate fate come se disegnaste un otto, riuscirete a non farlo attaccare ne al centro ne ai lati.
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Pepare sempre alla fine e secondo i propri gusti.
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Articolo pubblicato il 02/01/2012