Il Consiglio regionale chiede la tutela della sede Rai piemontese
La sede Rai di Torino in via Verdi

Approvato all’unanimità un ordine del giorno sottoscritto da numerosi consiglieri di tutti i gruppi politici

In apertura di seduta, il 29 dicembre l’Assemblea legislativa di Palazzo Lascaris ha approvato all’unanimità (46 sì) un ordine del giorno  sottoscritto da numerosi consiglieri di tutti i gruppi politici, primo firmatario il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, per la tutela della sede Rai di Torino e dei piemontesi che non riescono a ricevere il segnale Rai.

 

“Questo documento costituisce un sintomo – ha detto Cattaneo – dell’impegno che il Consiglio regionale pone per difendere e valorizzare le professionalità presenti nel Centro Rai di Torino. Dal Governo ci aspettiamo anche un intervento, che ho sollecitato al ministro Passera, affinché le trasmissioni del TG regionale siano viste anche dai 600 mila piemontesi che oggi non le ricevono”.

 

Il documento nasce dall’impegno preso, il 27 dicembre, nell’incontro tra una delegazione unitaria dei sindacati presenti nella sede Rai di Torino e l’Ufficio di presidenza e numerosi consiglieri dei vari gruppi.

 

Di seguito vi proponiame il testo approvato:

Premesso che

·         la Rai costituisce patrimonio economico, produttivo, tecnologico e culturale di tutto il Paese;

·         in particolare, il Centro di produzione e il Centro di ricerca Rai di Torino sono delle importanti realtà per il Piemonte, caratterizzate da professionalità che costantemente si impegnano per il raggiungimento e mantenimento della mission;

·         in questi ultimi anni, il Centro di produzione Rai di Torino ha subito un progressivo depauperamento con conseguente perdita di posti di lavoro - dimezzati nell’arco degli ultimi vent’anni - e che oggi è fortemente sottoutilizzato;

Considerato che, secondo le organizzazioni sindacali,

·         il piano di razionalizzazione che la Rai renderà operativo dal prossimo mese di gennaio prevede la vendita di Rai Way e la chiusura delle riprese esterne del Centro di produzione TV di Torino, con la conseguente necessità di ricollocare 40 persone;

·         le scelte del Consiglio di amministrazione della Rai prevedono la chiusura di Rai International, Rai Corporation, Rai Med e gli uffici di corrispondenza, oltre anche alla vendita dei cespiti immobiliari torinesi;

·         potrebbero essere trasferite le produzioni Rai-Gulp da Torino;

Considerato che da più di sei mesi è vacante il posto di Direttore del Centro di produzione Rai di Torino e che non è stato ancora sostituito il Direttore della Direzione Finanza;

Vista la persistente difficoltà della ricezione delle trasmissioni regionali della Rai sulla parte ovest del territorio piemontese, nonostante le richieste di risolvere il grave disservizio agli organi competenti;

 

Il Consiglio regionale del Piemonte

esprime

-          un giudizio negativo per la decisione assunta dai vertici RAI di attuare un piano di razionalizzazione che ridurrebbe le capacità editoriali e produttive della sede di Torino;

-          solidarietà ai giornalisti impegnati nella difesa del loro lavoro e della loro professionalità;

impegna il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori competenti

-          ad adoperarsi presso gli Organi di amministrazione della RAI, il Governo e ogni altro organo competente affinché sia scongiurata la chiusura o la riduzione di spazi produttivi nonché l’ulteriore impoverimento del palinsesto piemontese.

-          ad assumere informazioni in merito alla nomina del nuovo Direttore del Centro di produzione Rai di Torino e alla sostituzione del Direttore della Direzione Finanza;

-         a sollecitare ulteriormente la soluzione definitiva del grave disservizio relativo alla difficoltà di ricezione del segnale Rai”

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Articolo pubblicato il 29/12/2011