From The World's Rooftop /// Dal Tetto Del Mondo

La nuova mostra di Osvaldo Moi è visibile da chiunque, ovunque, dal 6 novembre 2021 su Youtube

Sabato 6 novembre dalle ore 18 si apre la mostra digitale di Osvaldo Moi FROM THE WORLD'S ROOFTOP / DAL TETTO DEL MONDO. Opere scelte dal 2003 al 2021, a cura di Monica N. Mantelli.

Per visitarla basterà cliccare sul canale Youtube OSVALDO MOI ARTWORKS, dove dall'ora stabilita sarà possibile vedere le opere in rassegna. L'appuntamento in etere è inserito nella Notte delle Arti Contemporanee 2021, nell'ambito della piattaforma ContemporaryArt Torino Piemonte.

Da tale data in poi la visione sarà fruibile per chiunque, ovunque, e con qualsiasi dispositivo con accesso alla rete (smartphone, tablet, computer).

Il link diretto a YouTube è https://www.youtube.com/channel/UCqm2y9KFIXkXGilGfn4V9PQ

La mostra FROM THE WORLD'S ROOFTOP è suddivisa in tre sezioni.

La prima è dedicata alle opere ispirate alle “Religioni, Difese e Superstizioni”, la seconda raccorda i lavori che dichiarano “Denunce, Fughe e Abbandoni”, e la terza è dedicata, dulcis in fundus, alle “Bellezze ed Elevazioni”.

Nello specifico, alla sezione RELIGIONI, DIFESE E SUPERSTIZIONI appartengono opere come: Sindone, Crocifissi (2017), Escargot (2006 in poi), Cheope, Ricci (2016), Chevre d'Or, Concerto di paguri (2017); alla sezione DENUNCE, FUGHE E ABBANDONI appartengono opere come: Voglia di evadere (2016), Voglia di Fuga (2016), Bimba curiosa (2016), Bimbo curioso (2016), Bambino soldato libanese (2006/2017), Bimbo Rosso in busta (2017), Bimbo Rosso in boccia (2017), Il Grande Passato (2017), Ballerina nei suoi cambi di scena (2016), Incendio (2016), Profondo blu ( 2016), Maschere (2016), Pugno rabbioso (2017), Caduti a Nassiriya (2006), Zaino Valigia Aperto (2016), Zaino Valigia Chiuso (2017).

Infine, alla sezione BELLEZZE ED ELEVAZIONI appartengono opere come: Tapiro (2003), Pescatore (2012), Cernia (2017), Pesce Volante (2017), Seppia (2012), Octopus (2017), Ita149 (2017), Donna che entra nel muro, Specchio performativo, Faccette, Nasini, La Famiglia (installazione) (2021), Fiore Ape, Mano destra, Mano piccola, Mano sinistra (2016), La Ginnasta, La Bicicletta, Donna che corre, Dalla Ruota alla Luna, I Calciatori.

Questa proposta nasce proprio dall'esigenza dell'artista e della curatrice di rendere accessibile a tutti, senza limiti numerici o di green pass, l’arte, in una ottica di etica sociale più attenta ai diritti delle persone. Moi ha svolto la professione dell'elicotterista per oltre trent'anni, e proprio grazie a questo è naturalmente immerso da sempre in quella dimensione contemporanea “globale” del cittadino del mondo.

Sin dalla sua infanzia Osvaldo Moi (Silius, 1961) manifesta una propensione alla performing art e alla scultura.

La sua vena creativa inizia in modo naturale a scuola, lontano dagli occhi della maestra, quando con i temperini intaglia le matite per creare piccole sculture.

Negli anni il suo lavoro si focalizza sempre di più sulla scultura e l’interazione con materiali anche poveri come “objet trouvé”.

Moi affida al fluire delle forme e alla forza espressiva della materia il senso della sua ricerca. È autore del monumento in bronzo per i Caduti di Nassirya (Torino) e della recentissima installazione pubblica La Famiglia a Pianezza.

Ha partecipato su invito di Vittorio Sgarbi alla cinquantaquattresima Biennale di Venezia ed espone regolarmente a Parigi, Saint-Paul-de-Vence, Milano, Torino.

Vive e lavora tra Torino e Limone Piemonte. www.osvaldomoi.it

 

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Articolo pubblicato il 01/11/2021