La Regione esce da otto enti e istituzioni scientifiche
L'Aula del Consiglio regionale del Piemonte

La nascita di questi enti era avvenuta a partire dagli anni ‘80 del secolo scorso

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il 29 dicembre la proposta di delibera della Giunta che prevede che la Regione Piemonte rinunci alla partecipazione a otto enti e istituzioni scientifiche.

 

Si tratta, in particolare, dell’Associazione per lo sviluppo scientifico e tecnologico del Piemonte (Asp); della Fondazione per le biotecnologie; del Centro internazionale di ricerche economiche (Icer); dell’Istituto subalpino per l’analisi e l’insegnamento del Diritto delle attività transnazionali (Isaidat); della Fondazione Michele Pellegrino - Centro di studi di storia e letteratura religiosa; della Fondazione Ariodante Faretti; del Centro studi Nuccia Fonio Mortasa; del Consorzio regionale per la ricerca e l’istruzione permanente in economia (Coripe).

 

Prima della votazione del documento, l’Assemblea ha approvato un emendamento della minoranza, primo firmatario il capogruppo del Pd Aldo Reschigna, per escludere dall’elenco degli enti da cui la Regione toglie la partecipazione l’Istituto per l’interscambio scientifico (Isi).

 

La decisione di rinunciare alla partecipazione, come si legge nella relazione che accompagna il provvedimento, è dovuta al fatto che “alla luce dei rinnovati indirizzi sia delle politiche universitarie, sia della programmazione regionale, si è verificato il venir meno delle condizioni e delle ragioni di opportunità che hanno determinato la costituzione o la successiva adesione, quale socio fondatore, della Regione”.

 

La nascita di questi enti, avvenuta a partire dagli anni ‘80 del secolo scorso, vedeva il concorso di atenei, enti territoriali, fondazioni di origine bancaria e talvolta forze produttive, “unitisi nella volontà di far convergere esigenze del territorio e risorse non solo pubbliche a favore di istituzioni  finalizzate a svolgere ricerca in vari campi, da quello dell’interscambio scientifico, agli studi di scienze biologiche, economiche, sociali, giuridiche”.

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Articolo pubblicato il 29/12/2011