Archeologia e arte lungo la via francigena

Studenti del Liceo Botta di Ivrea a Santa Maria Maddalena di Burolo (Torino)

Studenti del Botta a “lezione sul campo” una settimana prima dell’apertura della scuola.

È successo alla chiesa di Santa Maria Maddalena di Burolo dal 6 al 10 settembre scorsi grazie alla sinergia tra comune di Burolo e Liceo “Carlo Botta” di Ivrea (TO) che ha regalato agli studenti un’esperienza unica.

I professori del Botta con l’ausilio di specialisti esterni quali l’archeologa Lorenza Boni, gli architetti Alberto Gnavi, Christian Verraz, il signor Yuri Zambolin, assistiti in tutto sul luogo da Bruno Menaldo e dal sindaco Franco Cominetto, hanno dato via al campo estivo “Archeologia e arte lungo la via francigena”.

Il 6 settembre incontro dei tredici studenti del Liceo classico dei beni culturali con il sindaco Franco Cominetto per il benvenuto e poi l’archeologa Lorenza Boni ha illustrato i principali scavi di Ivrea e circondario: dal Pons major alla Fornace, dalle sepolture alla Domus, introducendo il concetto di scavo archeologico stratigrafico.

Nel pomeriggio, dopo l’allestimento del campo con i dispositivi anticovid gli studenti hanno raggiunto la chiesa di Santa Maria Maddalena.

Qui Alberto Gnavi ha approfondito il rilievo in architettura, cioè il metodo di acquisizione dei dati in una struttura. Molto gradita dagli studenti la tecnologia della “nuvola di punti” raccolta con il volo di un drone intorno al monumento per le misure esterne e il laser scanner utilizzato per le misure interne.

Al termine Fabrizio Dassano ha illustrato le leggende legate al sito specificandone il basso valore scientifico, ma sottolineando l’importanza di essere potenti indicatori della memoria del luogo.

Il giorno successivo Danilo Zaia, ha condotto una “lezione-camminata” sul paesaggio storico delle morene che circonda il monumento che sorge su un gigantesco masso erratico e il concetto di ipostatizzazione, il fenomeno per i quali i cristiani costruivano edifici religiosi laddove preesistevano templi pagani.

Il gruppetto ha raggiunto il Ciucarun e il sarcofago detto l’Avel per poi rientrare.

Nel pomeriggio nuovo studio della chiesa lato per lato e studio delle due absidi e prime ipotesi. Il terzo giorno è ripreso lo studio del monumento con l’ipotesi dell’esistenza di una seconda navata e di diversi rimaneggiamenti, tra cui il campanile sorto forse dopo l’erezione della chiesetta.

Gli studenti sono poi passati a studiare l’interno dell’unica navata esistente.

Il quarto giorno gli studenti sono stati divisi rotazione in tre gruppi: con Orso Maria Piavento e Fabrizio Dassano per l’impostazione di una tabella di catalogo e per l’orientamento del luogo sia con il GPS tramite telefonino e tramite carta topografica 1:20.000 e la sua lettura.

Nel pomeriggio, studio della più antica epigrafe della diocesi con l’attestazione del cristianesimo nel territorio. Dopo averla tracopiata con la carta lucida gli studenti l’hanno letta e interpretata: la lapide funeraria tardo-romana per le croci che reca incise, potrebbe essere stata riutilizzata come mensa d’altare.

L’iscrizione reca la data  del 440 durante il Consolato di Valentiniano Augusto e di Anatolio e il nome del negotiator Basilius nativo del vicus Atarca, probabilmente in Siria.

Inoltre hanno analizzato le tre tipologie di croce incise sulla medesima: croce latina, croce greca, e una curiosa croce latina con apicature che, se letta rovesciata, rivela un curioso istogramma T+H (Templum Hierosolymitanum?).

Il quinto giorno con Orso Maria Piavento è stato studiato il crocifisso ligneo del Quattrocento che anticamente era conservato all’interno della chiesa e con Silvio Ricciardone si è studiato l’affresco del medesimo affiancato a destra da Santa Maria Egiziaca e a sinistra da Santa Maria Maddalena ai cui piedi è inginocchiata la committente dell’affresco presente nell’abside rettilineo, attribuito allo pseudo Domenico della marca di Ancona.

E per concludere si pensa di realizzare una serata con gli studenti che narreranno della loro esperienza e delle loro scoperte alla popolazione di Burolo.

 

Fonte: Ufficio stampa del Liceo "Carlo Botta" - C.so Re Umberto 37 - 10015 IVREA

tel. 0125 641168, www.liceobotta.it - e-mail: ufficiostampa@liceobotta.it, mobile 3476773249

dott. Fabrizio Dassano

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 30/09/2021