Presentate all'Unione Industriale le Nano Spugne Funzionalizzate
La Sea Marconi di Collegno (TO)

La straordinaria invenzione frutto della ricerca piemontese

Sea Marconi Technologies di Collegno (Torino)  con sede anche a Seclì (Lecce - foto in fondo a dx)) e Green Has Italia di Canale d’Alba (Cuneo), in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’ Università degli Studi di Torino hanno presentato all’Unione Industriale le Nano Spugne Funzionalizzate (NSF), una straordinaria invenzione frutto della ricerca piemontese.

 

Il Presidente della Sea Marconi Vander Tumiatti (foto sotto ) ha riferito che le nanospugne, la cui scoperta cade proprio nell’anno internazionale della chimica, sono delle macromolecole porose dotate di nanocavità (da qui il nome) sintetizzate a partire da un prodotto totalmente naturale che è l’amido.

 

Durante il processo di sintesi all’interno delle nanocavità vengono incapsulati gli elementi nutritivi (quali ad esempio ferro, zinco) o altre sostanze attive: questo è il processo di funzionalizzazione (da qui il nome NSF –  Nanospugne Funzionalizzate).

 

Uno dei grandi vantaggi di questo innovativo prodotto consiste nella possibilità di realizzare formulazioni ad hoc per diverse tipologie applicative per il settore Tessile, Ambientale, Agrario, Farmaceutico e nella catalisi enzimatica per esempio per la decomposizione di inquinanti o per la produzione di biodisel.

 

Secondo Michela Tumiatti (a sx davanti al computer), direttore tecnico della stessa azienda, le nanospugne permetteranno in agricoltura di ridurre sensibilmente l’uso di diserbanti e di fertilizzanti, accrescendo la produttività e migliorando la qualità dell’ambiente e  delle coltivazioni.

 

Tutto ciò grazie a microscopici “veicoli”, le “nanospugne” appunto, capaci di consegnare alle piante solo le sostanze nutrienti di cui hanno bisogno “ goccia a goccia”, ottimizzando la fotosintesi.

 

La notevole riduzione dei fertilizzanti renderà le colture assimilabili al “bio”, ma con una resa decisamente più alta. Altre applicazioni sono previste nel comparto tessile e, in particolare, nel settore dei tessuti tecnici, di cui potranno incrementare la traspirabilità, l’idrorepellenza ed altre qualità.

 

Sono previsti ulteriori  progetti di ricerca e sviluppo, a livello Europeo ed internazionale, mirati alle diverse applicazioni e all’industrializzazione di questa scoperta.

 

Le NSF sono il risultato di un progetto biennale di ricerca e sviluppo, promosso e coordinato da Sea Marconi (Team Vander Tumiatti e Carlo Maria Roggero) e basato sulle sue conoscenze e capacità tecnologiche nel settore dell’energia e ambiente e più specificatamente sulle NSF, ricordiamo che il business principale a detta di Stefano Girolamo, marketing communications manager della Sea Marconi, è l’analisi, il trattamento e la decontaminazione degli oli contenuti nei trasformatori elettrici .

 

Il progetto delle NSF si è avvalso della collaborazione della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino (Team di Marco Devecchi), della Green Has Italia, azienda specializzata nella nutrizione vegetale  (Team Lorenzo Gallo e Valeria Contartese ), della scuola di dottorato SAFA-Scienze Agrarie, Forestali e Agroalimentari (Responsabile Aldo Ferrero) e del supporto di borse di studio di dottorato della Fondazione CRT.

 

Per proteggere la proprietà intellettuale è stata presentata la domanda di brevetto, a nome Sea Marconi, avvalendosi della consulenza dello Studio Jacobacci & Partners Spa di Torino e del suo Team di Angelo Gerbino che ha fatto osservare brevemente come nell’attuale momento politico tutti, governo, parti sociali e così via, si sentono preoccupati a trattare il problema della distribuzione della ricchezza, trascurando un punto a monte di questo che è essenziale, cioè quello della creazione della ricchezza , per la quale indispensabile è avere un buon progetto di business, idee da sviluppare e da tutelare dal punto di vista della proprietà intellettuale per evitare il rischio di lavorare per gli altri.

 

Il progetto di ricerca sulle nanospugne – in definitiva per Vander Tumiatti – è la testimonianza di come fare innovazione e “fare squadra” sia premiante.

 

Oggi infatti per competere bisogna investire, fare ricerca e puntare sulla qualità delle risorse umane, e sui giovani. I casi d’eccellenza sono molti più di quanti si possa immaginare perché si sta consolidando una mentalità nuova, più aperta, disponibile a fare rete con altri soggetti, pubblici e privati.

 

Marco Gay, presidente dei Giovani Imprenditori Piemontesi presente all’incontro, ha confermato che lo spirito della Sea Marconi è  lo stesso che guida la sua Federazione Regionale, secondo i driver dello sviluppo, cioè l’innovazione, la ricerca, la sinergia e il network tra i vari attori in campo nella speranza che sempre più imprese riescano a fare questo per superare la crisi e dare alle nostre imprese sempre più credibilità internazionale.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 16/12/2011