Bruno Vasari, “il superstite”
L'evento a Palazzo Lascaris

“Salvaguardare la memoria è oggi più che mai una battaglia culturale”

Coerenza, costanza, rigore sono le tre caratteristiche del vivere di Bruno Vasari emerse dal convegno che si è tenuto il 15 dicembre a Palazzo Lascaris.

 

“Uomo straordinario, di cultura, resistente, deportato, alto funzionario Rai, una delle persone a cui bisogna dire grazie per il fatto che la Regione abbia iniziato a lavorare sulla deportazione e sulla memoria”.

 

Con queste parole ha introdotto la giornata il vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione Roberto Placido.

 

Voluta dal Comitato, dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” e dalla Compagnia di San Paolo, la giornata di studi è stata organizzata nel centenario della sua nascita e a quattro anni dalla sua morte.

 

“Salvaguardare la memoria è oggi più che mai una battaglia culturale” ha aggiunto Placido.

 

Vasari ebbe un ruolo fondamentale nel promuovere la memoria della deportazione politica in Italia.

 

Nel 1945 pubblicò Mauthausen bivacco della morte, il primo libro italiano che denunciava la realtà dei campi di sterminio nazisti.

 

“Credo sia stato il primo a concentrarsi sul rapporto tra storia e memoria. Perché la memoria diventi collettiva ci vuole il supporto della storia. È stato un anticipatore assoluto ed ebbe una feroce determinazione che gli fece ottenere molti risultati” ha dichiarato Claudio Dellavalle, presidente dell’Istoreto.

 

Il convegno ha indagato a 360° gradi la figura di Vasari, che, tra le altre cose, è stato presidente dell’Aned Piemonte e vicepresidente dell’Aned nazionale.

 

“È riuscito a raccontare la sua deportazione a Mauthausen senza drammatizzazioni, ha riportato i fatti” ha commentato Ferruccio Maruffi dell’Aned di Torino.

 

Ne hanno portato testimonianza gli interventi di Isabella Ricci Massabò della Compagnia di san Paolo, Mariarosa Masoero, Anna Bravo, Silvia Inaudi, Bruno Maida e Brunello Mantelli dell’Università di Torino, Elvio Guagnini dell’Università di Trieste, Alberto Cavaglion dell’Università di Firenze, Anna Steiner del Politecnico di Milano, Barbara Berruti dell’Istoreto, Veronica Ujcich e Elena Pirazzoli, ricercatrici, e Laura Marchiaro, consigliere dell’Assemblea regionale nella II legislatura e vicepresidente nella III e nella IV.

 

A breve verrà pubblicato il volume Bruno Vasari: matricola 114119 curato dall’Aned.

 

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Articolo pubblicato il 16/12/2011