Torino Esposizioni: Padiglione Tibet: uno spazio per “il paese che non c’è"
Il Tibet

Sala Nervi: visitabile fino al 30 gennaio (eccetto il lunedì, Natale e Capodanno) dalle 14 alle 22

Uno spazio per rendere - in qualche modo - presente “il paese che non c’è”.

 

È quanto si propone il Padiglione Tibet, che viene inaugurato sabato 17 dicembre alle 19.30 nella Sala Nervi di Palazzo Esposizioni (corso Massimo d’Azeglio 15/B, a Torino), nell’ambito della 54° Biennale di Venezia - Padiglione Italia.

 

Si tratta di un progetto parallelo alla Biennale, curato da Ruggero Maggi e patrocinato dal Consiglio regionale del Piemonte con il contributo dell’Associazione per il Tibet e i diritti umani presieduta dal consigliere Giampiero Leo e dai vicepresidenti Antonello Angeleri e Gianna Pentenero.

 

All’interno del Padiglione Tibet verranno esposte opere di artisti contemporanei sulle khata, le tipiche sciarpe che i monaci offrono in segno di saluto e amicizia.

 

“Un connubio - sottolinea il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo - tra arte sacra tibetana e arte contemporanea occidentale”.

 

Nello Spazio Incontri di Padiglione Tibet, inoltre, sono in programma tre incontri - mercoledì 11, sabato 21 e domenica 29 gennaio, a partire dalle 17 - che prevedono la proiezione di film, interventi e performance artistiche per scoprire l’arte e le tradizioni del popolo tibetano.

 

Padiglione Tibet è visitabile fino al 30 gennaio (eccetto il lunedì, Natale e Capodanno) dalle 14 alle 22.

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Articolo pubblicato il 16/12/2011