"Io amo l'Italia" condanna la reintroduzione della tassa sulla prima casa
Magdi Cristiano Allam

"Misura iniqua che accentuerà la conflittualità sociale2

Milano  - Il movimento politico nazionale Io Amo l’Italia, presieduto dall'europarlamentare Magdi Cristiano Allam, condanna fermamente la decisione del governo presieduto da Mario Monti di reintrodurre la tassa sulla prima casa, che è di per sé iniqua e che va ad aggravare ulteriormente il carico fiscale sulle famiglie italiane, configurandosi come una misura altamente recessiva.

In un periodo di grosse difficoltà sociali ed economiche per una fascia sempre più ampia della popolazione italiana, la reintroduzione di misure che vanno a colpire direttamente il bene primario per eccellenza delle famiglie - gli italiani sono per oltre l’80% proprietari della casa dove vivono, comprata spesso a prezzo di grandi sacrifici con denaro già tassato e sovente già gravata da mutuo su cui si pagano interessi alle banche e onorari ai notai - non farà altro che peggiorare il tenore di vita degli italiani nonché aumentare ulteriormente il malcontento ed accentuare la conflittualità sociale.

 

Inoltre, come si evince dal cosiddetto decreto “Salva-Italia”, l’importo da versare sarà maggiorato rispetto al vecchio sistema, perché andranno a sommarsi i tributi locali e quelli centrali. Alla cosiddetta imposta unificata Imu (maggiorata però dall’adeguamento delle rendite catastali) si aggiungerà la Res, la nuova imposta su rifiuti e servizi.

Io Amo l’Italia denuncia inoltre l’iniquità insita nella manovra: infatti la rivalutazione degli estimi catastali non sarà uguale per tutti. La manovra prevede misure diverse, con un sensibile incremento per le abitazioni private – pari al 60% in più - a fronte di ampi sconti per categorie privilegiate come istituti di credito, assicurazioni ed altri enti, che vedono passare il moltiplicatore per calcolare la rendita da 50 a 60!

Gli immobili in Italia sono già abbondantemente tassati: dall’acquisto all’utilizzo, dalla vendita alla successione, di oboli allo Stato gli italiani ne pagano già molti. Questo ulteriore prelievo rischia da un lato di vessare inutilmente chi è già in difficoltà, dall’altro di mettere definitivamente in ginocchio il settore dell’edilizia, già duramente provato dalla crisi.

Con la reintroduzione della tassa sulla prima casa e la contemporanea rivalutazione degli estimi catastali il governo Monti ha di fatto imposto agli italiani una nuova pesantissima patrimoniale che da sola varrà 53.540 milioni di euro nel 2012. Il governo Monti, di cui Io amo l'Italia ne disconosce la legittimità ritenendolo frutto di un colpo di stato perpetrato dai poteri finanziari forti in collusione con un capo dello Stato che opera come se l'Italia fosse una Repubblica presidenziale e con un Parlamento di designati che si è auto-commissariato, conferma di agire contro l'interesse autentico dei cittadini e non avere a cuore il bene comune degli italiani.

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Articolo pubblicato il 14/12/2011