Nuove norme per il sostegno alle piste da sci
L'Aula del Consiglio regionale del Piemonte

Il disegno di legge n.182 approvato all’unanimità durante la Commissione Attività produttive

Una legge per rendere più equo e trasparente il sostegno regionale in materia di sicurezza e innevamento delle piste da sci, eliminando le disuguaglianze che si erano create fra le stazioni sciistiche piemontesi nel rapporto con la Regione.

 

È questo l’obiettivo del disegno di legge n.182 approvato all’unanimità durante la Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, riunita in sede legislativa.

 

Il provvedimento modifica la legge n.2 del 2009  che disciplina interventi a sostegno della sicurezza sulle aree sciabili, dell’impiantistica di risalita e dell’offerta turistica al fine di meglio improntare a criteri di economicità ed equità le erogazioni pubbliche in riferimento agli investimenti sostenuti per la sicurezza delle piste e l’innevamento delle aree sciabili.

 

In pratica si crea una linea spartiacque fra stazioni sciistiche medio-grandi che beneficeranno del sostegno regionale sulla base di apposite convenzioni con la Regione nel rispetto di criteri oggettivi e della normativa comunitaria mentre si istituisce un bando specifico riservato alle microstazioni, nell’ambito di programmi triennali di intervento, al fine di ottimizzare le risorse economiche con una più adeguata copertura per le stazioni più piccole, prima svantaggiate dall’esistenza di un bando unico.

 

“In precedenza si sono verificate storture nella distribuzione dei finanziamenti anche perché poche grandi stazioni sciistiche beneficiavano di una cifra importante di contributi in virtù del fatto che la Regione è proprietaria di parte degli impianti”.

 

Così si è espresso l’Assessore al Turismo Alberto Cirio proseguendo:

 

“Con questa legge invece si vanno a correggere queste diseguaglianze con un regime più equilibrato di benefici ottenuti da piccole e grandi stazioni”.

 

In riferimento alle microstazioni attraverso il bando è offerto un contributo non solo per l’innevamento e la sicurezza delle aree sciabili ma anche per le spese di gestione.

 

Si amplia inoltre il numero di potenziali microstazioni attraverso la modifica di uno dei criteri definitori: il fatturato netto annuo deve essere inferiore non più a 1,2 bensì a 2 milioni di euro.

 

La legge riordina infine il quadro normativo attuale in materia di obblighi formativi e di aggiornamento per le figure dei direttori delle piste e dei soggetti coinvolti nel primo soccorso.

 

In particolare le abilitazioni al servizio di soccorso conseguite in scuole di addestramento alpino dell’esercito, dei corpi militarizzati, nelle scuole nazionali del Corpo soccorso alpino e speleologico, ma anche in corsi della scuole Fisps e nelle scuole soccorso piste di Anpas e Croce rossa italiana sono riconosciute ed equiparate all’abilitazione conseguita nel corso regionale.

 

L’organizzazione dei corsi di formazione e aggiornamento è riportata nell’ambito delle norme generali della formazione professionale e, nel caso di mancata frequenza al corso di aggiornamento, la revoca dell’abilitazione viene sostituita dalla sospensione della stessa.

 

È infine inserita la previsione di una disciplina per il riconoscimento dei titoli conseguiti in altre Regioni e in altri Stati.

 

La legge è stata dichiarata con carattere di urgenza ed entrerà in vigore il giorno della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte.

 

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Articolo pubblicato il 13/12/2011