Inquinamento da trasporto pubblico

Il Consigliere regionale Massimiliano Motta:" GTT non ha ancora installato i filtri anti-particolato"

“Il Gruppo Torinese Trasporti ha avuto dalla Regione 5,7 milioni nel 2006 per installare i filtri anti-particolato su quasi 400 autobus euro 2. Ad oggi più della metà di quei mezzi circola ancora senza FAP. Che fine hanno fatto i soldi della Regione? Il Comune di Torino strigli la sua partecipata e faccia finalmente qualcosa di concreto per ridurre l’inquinamento della città”.

 

Così il Consigliere regionale del Pdl Massimiliano Motta, vicepresidente della Commissione Ambiente, sulla questione dei FAP pagati dalla Regione e non ancora installati da GTT sui mezzi pubblici più inquinanti.

 

“Meno della metà degli autobus con categoria di emissioni ‘euro 2’ e quindi indicati come da ‘fappare’ – spiega Motta   sono stati effettivamente modificati. Su un totale di 398 mezzi, solo 131 hanno avuto la miglioria. La Regione nel 2006 aveva versato a GTT 5,7 milioni per eseguire l’intervento su tutti i mezzi, ad oggi ne sono stati spesi 2,8 milioni. Che fine hanno fatto gli altri 2,9 milioni?”.

 

“Abbiamo inoltre saputo a fine settembre 2011 – continua Motta – che su alcuni autobus i dispositivi FAP sono stati installati e quindi rimossi a seguito di principi di incendio a bordo, imputabili proprio ai filtri anti-particolato. Questo a sottolineare come la questione sia stata presa alla leggera dalla dirigenza GTT. Questo rilevante impegno economico doveva servire a migliorare la qualità dell’aria del territorio, invece le incapacità tecniche di GTT e la sonnolenza della sua dirigenza stanno rischiando di far diventare questa operazione uno spreco di denaro pubblico. Chiediamo di avere una mappatura degli autobus ancora da ‘fappare’ e garanzie sulla sicurezza del nuovo sistema FAP, che GTT garantisce non essere a rischio incendio come invece era il precedente”.

 

"Per far fronte a questo inadempimento di GTT – dice ancora Motta – la Regione si è vista obbligata a prorogare il termine di entrata in vigore del Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria per quanto concerne il piano sulla mobilità. Quel documento prevedeva che, a partire dal 1 ottobre 2011, fosse vietato l’uso per il trasporto pubblico locale di bus non dotati di FAP. Per garantire servizio il termine è slittato al 31 dicembre prossimo. GTT deve provvedere in breve tempo all’installazione dei filtri sulla flotta che li richiede. Il Comune di Torino, che recentemente ha lamentato il problema dell’inquinamento dell’aria, faccia la sua parte e obblighi la sua partecipata a concludere le operazioni nel minor tempo possibile e chiarisca di chi sono le responsabilità di questo ritardo e degli errori. La Regione ha richiamato a più riprese GTT, ma i dirigenti della società si sono degnati di rispondere solo due mesi fa”.

 

“La Regione Piemonte – conclude Motta – sotto la gestione Bresso non ha investito neppure un euro sui nuovi autobus, da quando è arrivato il centrodestra l’assessorato ai Trasporti guidato da Barbara Bonino ha investito 58 milioni ed altri 43 sono previsti per il prossimo anno. Alla faccia della sensibilità ambientale delle sinistre!”.

 

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Articolo pubblicato il 07/12/2011