"Tutti devono avere una casa in cui vivere"
Il mercato nel Canale Dei Molassi

La protesta pacifica di giovani in cerca di solidarietà

Il clima festoso del Balon specie in questi giorni di festa che tale non sarà, ahimè, per tutti raccoglie anche la velata accusa che un gruppo di giovani sta manifestando contro la minaccia degli sfratti. Il loro modo di agire, che si completa con l'offerta di una tazza di tè a coloro che si soffermano a discorrere sul problema della casa, può essere condiviso oppure no; sta di fatto che non possiamo ignorare una realtà che impone un'attenta e costruttiva disamina scevra di pregiudizi e di luoghi comuni: l'ascolto è la virtù di chi vuol costruire il futuro di tutti e non solo di pochi eletti. Per cui proponiamo ai nostri lettori il testo del volantino lasciando ad ognuno la giusta, peraltro, libertà di interpretazione:

"Siamo i vostri nuovi vicini di casa........"

Questa mattina siamo entrati in un edificio abbandonato in via Lanino 2, al Balon, per abitarci. Alcuni di noi sono stati sbattuti fuori dalle case in cui vivevano, sgombrati o sfrattati con violenza dalla polizia. Un'operazione che aggiunge solo un'altra casa vuota alle migliaia già presenti in città. E questo è il vero problema. Prendere una casa in affitto è molto difficile per tutti a causa delle tante garanzie che i proprietari chiedono. Ancor più difficile è riuscire, mese dopo mese, a continuare a pagare questo affitto. La maggior parte delle case sfitte presenti in città sono in mano a pochi proprietari privati o società immobiliari. Così, in questa come in altre città, sempre più numerosi stanno diventando gli sfratti che minacciano di gettare in mezzo a una strada centinaia di uomini e donne. Avere un tetto sopra la testa sta diventando un lusso. Noi crediamo invece che tutti debbano poter avere una casa in cui vivere. E in cui vivere bene, senza dover essere costretti a stare ammassati in spazi stretti per la mancanza di soldi o di documenti. Per questo abbiamo deciso di occupare alcuni appartamenti vuoti. Siamo fra i tanti che vogliono una casa. E' importante rendersi conto di non essere soli. La solidarietà è il primo passo per resistere alla minaccia degli sfratti. Discutere, aiutarsi e lottare insieme è il presupposto per poter prendere, e difendere, una casa.

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Articolo pubblicato il 04/12/2011