Mancanza del segnale Rai: Cattaneo e Cerchio scrivono al ministro

Per risolvere il grave disservizio che penalizza da tempo numerosi cittadini piemontesi

Una richiesta di intervento per risolvere il grave disservizio che penalizza da tempo numerosi cittadini piemontesi, impossibilitati a ricevere il segnale delle trasmissioni regionali Rai.

È questo il contenuto della lettera che il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, e il vicepresidente del Consiglio provinciale di Torino, Giuseppe Cerchio, hanno indirizzato al ministro per lo Sviluppo e le Telecomunicazioni, Corrado Passera, facendosi carico di un problema acuito in Piemonte dal passaggio al digitale, avvenuto un anno fa.

“Sono fra i 500 e i 600 mila gli abitanti piemontesi che non ricevono le trasmissioni regionali Rai, in particolare nelle province di Novara, Vco e Vercelli, in una parte dell’Alessandrino, in alcune zone collinari dell’Astigiano e  in parte della collina della provincia di Torino” spiegano i due amministratori.

Dalle rilevazioni del Corecom, presieduto da Bruno Geraci, è emerso che il ripetitore principale Rai situato sul monte Penice, che diffonde il segnale sia in Lombardia sia in tutto il Piemonte, dispone di un canale deputato a lanciare il segnale Rai regionale in Piemonte che coesiste con il segnale di TeleLibertà, tv locale lombarda.

“Dopo aver approntato varie soluzioni tecniche senza significativi miglioramenti della ricezione ci pare che l’unica via praticabile sia spostare il segnale di TeleLibertà su un altro impianto” proseguono Cattaneo e Cerchio.

“Abbiamo quindi chiesto al ministro competente che solleciti gli uffici preposti a effettuare le opportune verifiche e a intervenire con tempestività per la risoluzione del problema. Nella situazione attuale molti piemontesi sono privati del fondamentale diritto alla completezza di informazione sulle notizie regionali e sulle attività delle istituzioni locali, servizio che dovrebbe rappresentare uno dei capisaldi della tv pubblica”.


















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Articolo pubblicato il 01/12/2011