La Stura e l'intramontabile problema delle baraccopoli abusive
Lungo Stura Lazio

Appello al Sindaco di Gioventù Italiana con la Destra

Sabato si è tenuta una retata da parte delle Forze dell'Ordine e della Polizia Municipale nei pressi del campo nomadi di Corso Tazzoli a Torino e che ha portato all'arresto di 15 rom, peccato che per convincere le autorità ad intervenire è stata necessaria la collaborazione da parte di una "talpa" fra i rom che vivevano nelle baracche della zona e che ora però è costretta a vivere sotto protezione per non subire vendette o regolamenti di conti.

A Torino il problema delle "bidonvilles" e dei campi nomadi sta diventando sempre più grave in quanto questi luoghi diventano sempre di più i punti nevralgici in cui proliferano il degrado e i vari racket di cui vivono queste comunità rom, chi fra di loro si ribella a questo stile di vita rischia la pelle, i bambini rom invece di andare a scuola e poter vivere civilmente sono costretti ad andare a chiedere le elemosina e a rovistare nella spazzatura per guadagnarsi il cibo.

Le attività di integrazione sociale svolte tramite le associazioni che si occupano di tale problema purtroppo non bastano e la politica da troppo tempo sta dimostrando totale indifferenza al problema.

Gioventù Italiana con La Destra intende denunciare tale problema rivolgendo un invito esplicito al Sindaco di Torino:

"Sindaco Fassino, invece di millantare successi e progressi inesistenti - da parte della propria giunta - in materia di integrazione sociale e di lotta al degrado, pechè non va Lei di persona in queste baraccopoli a constatare la gravitàdella situazione.

Signor Sindaco lo vuole capire che i torinesi che abitano nelle vicinanze di queste baraccopoli non ne possono più di questa situazione?

Vien da pensare Signor Sindaco, che Lei i suoi assessori ignoriate tale problema semplicemete perchè non abitate
nei pressi di queste baraccopoli.

Se a Lei toccasse abitare in quella zona, non avrebbe timore per la propria sicurezza e per quella dei Suoi familiari, non proverebbe fastidio a non poter uscire di casa per paura della propria incolumità?".



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Articolo pubblicato il 22/11/2011