Audizione sul Piano sanitario regionale

Il confronto toccherà, nelle prossime settimane, le altre province piemontesi

La Commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta dalla consigliera Carla Spagnuolo, ha cominciato giovedì 17 novembre al Centro Incontri della Regione Piemonte le audizioni dei soggetti della provincia di Torino interessati ai provvedimenti inerenti la proposta del Piano sociosanitario regionale.

In generale, ne sono stati apprezzati gli obbiettivi e gli intenti di massima, anche se giudicati forse troppo ambiziosi alla luce dell’esiguità di fondi da investire. In particolare, è stata apprezzata la volontà di informatizzare e di modernizzare il più possibile i servizi e sono state raccomandate l’urgenza di porre rimedio alla lunghezza delle liste d’attesa, soprattutto per quanto riguarda le persone non autosufficienti e di non utilizzare, quale parametro di programmazione, solo quello dei costi.

“È stata un’occasione importante di confronto - ha sottolineato la presidente Spagnuolo - su tematiche che riguardano da vicino la salute e le condizioni di vita di tutti i cittadini. Analizzeremo attentamente tutte le proposte e i rilievi pervenuti per riorganizzare al meglio la sanità regionale”.

Un confronto che toccherà, nelle prossime settimane, le altre province piemontesi: Asti (Salone del Consiglio provinciale) lunedì 21 novembre; Verbania (Sala “Ravasio” della Provincia) mercoledì 23; Cuneo (Centro incontri Provincia) giovedì 24 novembre; Biella (Sala “Becchia” della Provincia) venerdì 25; Vercelli (Aula magna Itis “Faccio”) lunedì 28; Alessandria (Auditorium area congressi del Marengo museum di Spinetta Marengo) martedì 29 e Novara (Aula multimediale Itis “Omar”) giovedì 1° dicembre.

All’audizione sono intervenuti rappresentanti di: Ordine dei Medici di Torino, Coordinamento sanità assistenza, Confindustria Piemonte, Cida Piemonte, Cisl, Uil, Cgil, Provincia di Torino, Aiop, Collegio interprovinciale tecnici sanitari di radiologia medica, Ordine degli assistenti sociali, Anaao-Assomed, Comune di Torino, Cittadinanzattiva, Meta, Ufficio pastorale della salute, La casa delle donne, Apic, La comunità che guarisce, Associazione retinopatici e ipovedenti, Federsolidarietà, Federfarma, Diapsi, Aism, Forum terzo settore, Nursing up e Cidis.













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Articolo pubblicato il 17/11/2011