Varato il Governo Monti
Il neopremier Mario Monti

Due torinesi nella lista dei nuovi Ministri

Due torinesi nel governo Monti appena varato a Roma, l’economista Elsa Fornero al Welfare e il rettore del Politecnico Profumo all’Istruzione.

 

Sono le 13 e 30 quando il segretario generale alla Presidenza  della Repubblica, Donato Marra ha annunciato la nascita del nuovo governo e subito dopo il neo Presidente del Consiglio ha letto la lista degli undici ministri.

 

Monti si è tenuto la delega alle Finanze e all’Economia, due i torinesi eletti confermando le indiscrezioni di questi giorni. La professoressa Elsa Fornero, docente di Economia Politica alla facoltà di Economia, ministro al lavoro e alle politiche sociali, al welfare come si dice.

 

La professoressa è vicepresidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo, fu assistente di Mario Monti quando insegnava alla facoltà torinese di Economia.

 

Il rettore del Politecnico, Francesco Profumo è invece il nuovo ministro per l’Istruzione, Università e Ricerca scientifica. Profumo rettore dal 2005, dallo scorso agosto è diventato presidente del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche).

 

Infine c’è anche Renato Balduzzi neo ministro alla Sanità, alessandrino di nascita, docente all’Università del Piemonte Orientale e  presidente del nucleo di valutazione dell’ospedale di Novara.

 

“Auguro un proficuo lavoro alla Professoressa Elsa Fornero, al Professor Francesco Profumo e al Professor Renato Balduzzi per la loro nomina a ministri della Repubblica italiana” è questo il commento del sen. Enzo Ghigo, coordinatore regionale del Pdl in Piemonte, in seguito alla nomina dei due torinesi e di un alessandrino a ministro.

 

Secondo Ghigo, che esprime soddisfazione per un riconoscimento importante per il Piemonte e  per la sua importanza strategica nello scacchiere economico, produttivo e finanziario italiano, il dibattito parlamentare sui singoli provvedimenti porterà a verificare se i loro atti metteranno da parte le personali simpatie ideologiche.

 

Molto critico invece il presidente del gruppo regionale della Lega Nord, Mario Carossa, che a commento del varo del cosiddetto “governo tecnico” di Mario Monti ha dichiarato:

 

“Il neo Presidente del Consiglio Mario Monti dovrebbe, da subito, spazzare ogni ombra sulla sua nomina, chiarendo la sua indipendenza da gruppi di potere come i Bilderberg, le banche d’affari internazionali o la famosa Trilaterale.”

 

Si tratta di un fatto fondamentale, non solo importante, perché se tale chiarimento non arrivasse, secondo la nota diffusa da Carossa, sarebbe quantomeno difficile non pensare, a posteriori, che tra gli argomenti dell’incontro super blindato avvenuto il 9 giugno di quest’anno a Saint Moritz (Bilderberg), al quale lui era stato invitato secondo un elenco ufficioso, non si sia discusso dell’intento di far saltare il Governo italiano, magari per poi mettere le mani sulla nostra riserva aurea che è la terza, dietro a Usa e Germania, al mondo per consistenza (si parla di più di 110 miliardi di euro in oro) .

 

“Quello varato oggi  ha proseguito Carossa – è un Governo che di tecnico ha di sicuro il metodo scientifico con cui il potere in Italia è finito in mano alle banche e alle lobby di sinistra. Infatti non mi pare che nomi come Passera e Giarda siano del tutto scevri da una collocazione politica. Fa sorridere, infine, che Bresso e Fassino plaudano tanto alla competenza e alla pulizia di questo Governo, nato da una sorta di colpo di mano economico. O non hanno capito bene la situazione o, rinnegando le loro origini in quella sinistra che dovrebbe difendere i lavoratori e il sociale, stanno già cambiando rotta inginocchiandosi ai nuovi padroni".

 

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Articolo pubblicato il 16/11/2011