Charles Michel, vaccini russi e valori europei

L'Opinione di Luigi Cabrino

Charles Michel, politico di lungo corso belga e presidente del Consiglio Europeo, ha diffidato gli stati UE dal rifornirsi di vaccini russi perché la Russia non rispetta “i nostri valori”.

E dire che Michel non appartiene alla tradizione sinistrorsa europea per cui la Russia andava bene fino a quando era il paradiso del socialismo reale ed è diventata un inferno da quando è crollato il comunismo sovietico.

Eppure si oppone al rifornimento di vaccini russi, per questioni di “valori europei” che farebbe meglio a definire per non creare confusione.

Siamo nel mezzo di una crisi sanitaria e sociale senza precedenti, le vaccinazioni in molti paesi UE stentano a partire ( stranamente la Gran Bretagna appena uscita dall’UE galoppa con le vaccinazioni) le case farmaceutiche tirano vergognosamente sul prezzo e ricattano gli stati UE riducendo le quantità di vaccini promessi per girarli a migliori acquirenti e noi non dovremmo rifornirci dall’industria farmaceutica russa, che tra l’altro è universalmente riconosciuta all’avanguardia, per fare gli schizzinosi?

Ma Michel ha visto quanto successo con la Repubblica di San Marino che si è illusa di poter agganciarsi al sistema italiano per le vaccinazioni  - cosa logica vista le piccole dimensioni dello Stato interamente circondato da territorio italiano – e dopo due mesi ha ringraziato e si è rivolto ai russi per avere in tempi certi le quantità necessarie di dosi per vaccinare la popolazione?

Che poi i nostri singoli stati senza una Europa forte non potrebbero andare da nessuna parte è ormai cosa risaputa vista la presenza di grandi potenze mondiali; ma dovremmo forse rifarci ai valori degli USA che negli ultimi trent’anni hanno imposto guerre e sanzioni a mezzo mondo ed in questi mesi di pandemi non le hanno minimamente toccate, anzi le hanno rafforzate mettendo in crisi interi popoli?

Dovremmo forse accettarli perché al guerrafondaio ( che non ha iniziato nessuna nuova guerra) Trump è succeduto il “pacifista” Biden che non si è opposto ad una sola delle guerre USA degli ultimi trent’anni e che appena insediato ha ripreso a bombardare ( ma con stile) Siria?

Non voglio nemmeno pensare che per “valori europei” Michel intenda quelli che hanno reso tristemente famoso negli anni ’90 del secolo scorso il suo Belgio con i noti fatti di pedofilia che hanno sconvolto l’Europa e il mondo intero e su cui è calato un silenzio omertoso.

Non ha bisogno di consigli Charles Michel, ma vista la situazione che gli stati europei stanno attraversando non sarebbe il caso che l’uomo a cui si riferiscono i capi di Stato e Governo dei paesi UE badasse meno alla retorica e più alla sostanza incoraggiando ogni forma di approvvigionamento di vaccini? Smentirebbe le voci secondo cui le istituzioni UE sono schiave delle grandi industrie farmaceutiche e darebbe un’accelerazione alle vaccinazioni in Europa.

Poi tutti i discorsi su diverse sensibilità politiche si potranno fare a tempo opportuno attraverso tutti  i canali diplomatici, e non solo con la Russia ( a proposito, Michel non ha niente da dire sui valori di tante nazioni del mondo, a cominciare da Cina e Myanmar e Venezuela solo per restare a questi giorni?) ma adesso non è il momento di andare per il sottile.

E per favore, prima di fare “moralismo politico” sui vaccini russi Michel pensi ai pedofili del suo Belgio.

 

Luigi Cabrino

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Articolo pubblicato il 14/03/2021