Quanto consuma Internet?

Due ricercatori americani conducono uno studio approssimativo sul consumo della rete

Justin Ma e Barath Raghavan sono due ricercatori, rispettivamente dell'University of California, Berkeley e dell'International Computer Science Institute, che hanno lavorato ad uno studio per provare a dare una risposta ad una domanda tanto impossibile quanto ambiziosa: a quanto ammonta il consumo di Internet?

I due ricercatori sono partiti conducendo una sorta di "censimento" della rete, basandosi sui dati pubblicati di una ricerca precedente: è stato stimato che al mondo vi sono 750 milioni di sistemi pc tra desktop e notebook, 1 miliardo di smartphone, 50 milioni di server cloud e datastorage e altri 100 milioni di server non in cloud e per lo più dedicati a funzioni interne. Pesando in maniera differente l'incidenza di ciascuna categoria, conducendo anche una valutazione dell'energia usata per la produzione di questi dispositivi e valutando il periodo medio di utilizzo di ciascun dispositivo prima della sua sostituzione, Ma e Raghavan sono giunti alla conclusione che Internet consuma tra i 170 e i 307 gigawatt.

Considerando che un gigawatt equivale ad un miliardo di watt, la valutazione condotta dai due ricercatori può sembrare spaventosa. In realtà, mettendola a confronto con il valore di 16 terawatt di consumo mondiale complessivo che emerge da un'analisi della British Petroleum condotta nel mese di giugno, si evince che il funzionamento di Internet pesa meno del 2% sul consumo complessivo dell'umanità.

Chiaramente i ricercatori sono consapevoli che lo studio condotto sia frutto di grandi stime ed approssimazioni ed infatti nell'introduzione della relazione ammettono con molta onestà: "Siamo certi che la nostra risposta sia sbagliata, ma speriamo di sollevare una presa di coscienza sullo studio di questo importante argomento". E le conclusioni dello studio sono infatti di altra portata rispetto a quanto si potrebbe presumere: i due ricercatori sottolineano che sebbene sia importante continuare a lavorare per realizzare dispositivi che consumano meno e che siano meno dispendiosi da produrre, di maggiore importanza è la possibilità di utilizzare la rete come strumento alternativo ad altre attività ben più dispendiose. Un esempio su tutti: la possibilità di partecipare ad incontri di lavoro in videoconferenza ridurrebbe notevolmente il consumo necessario al sostentamento di un incontro di persona, che sottointende l'utilizzo di mezzi di trasporto pubblici o privati che siano.

La ricerca, che sarà presentata in occasione dell'HotNets Workshop del prossimo mese a Cambridge, è disponibile integralmente a questo indirizzo: Icsi/Barkeley

Fonte: BusinessMagazine.it

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Articolo pubblicato il 31/10/2011