“Tutte le perplessità che rileviamo negli ordini del giorno presentati oggi dall’opposizione sembrano la fotocopia degli interventi e delle perplessità che sollevammo noi del centrodestra quando venne costituita la società Torino Nuova Economia (TNE) dalla Giunta Bresso, nella scorsa legislatura”.

Con queste parole il presidente del Gruppo consigliare regionale del Pdl Luca Pedrale commenta le critiche mosse dal centrosinistra a TNE, durante la seduta straordinaria del Consiglio regionale di questa mattina.

“L’avevamo già detto in tempi non sospetti – commenta Pedrale – che questa non fosse l’idea giusta per il rilancio del piano industriale piemontese: non c’erano obiettivi concreti e prospettive di risultati che giustificassero un impegno di risorse economiche così importante”.

“Anche l’appetibilità del progetto per le aziende – continua il presidente del Gruppo del Pdl – è stato un incredibile miraggio: le manifestazioni d’interesse millantate dal centrosinistra per giustificare la presunta grandiosità di questo progetto, a fronte di una nostra richiesta di comunicazioni, non si sono poi tradotte in realtà”.

“E’ imbarazzante – prosegue Pedrale – che in uno degli ordini del giorno dell’opposizione sia presente una neanche troppo velata critica al Comune di Torino, che sceglie di modificare la destinazione da area produttiva ad area commerciale”.

“Non possiamo accettare – conclude Pedrale – che tutti i nostri sforzi per tutelare il commercio di prossimità e per difendere i piccoli negozi nei confronti dei grandi centri commerciali vengano spazzati via da un cambio di rotta in corso d’opera. Pertanto non possiamo che ribadire la nostra contrarietà non solo nei confronti del progetto, ma anche a questa doppia faccia della sinistra, che prima cerca inutilmente di difendere la produttività piemontese e poi cerca di uccidere il piccolo commercio”.