28 e 29 ottobre ore 21.00: il "teatro comico" di Carlo Goldoni all'Alfa Teatro

“Questa, ch’io intitolo Il Teatro Comico, piuttosto che una Commedia prefazione può dirsi alle mie Commedie”.

 

Orazio: Nicolò Prestigiacomo

Placida: Katia Bonifaci

Lelio: Simàn Pais

Tonino: Saulo Lucci

Anselmo: Massimo Graffeo

Petronio: Gian Luigi Barberis

Gianni: Anthony Circiello

Beatrice: Anna Fantozzi

Eleonora: Vanessa Lonardelli

 

Assistente alla regia: Alessandra Defaccis

Luci: Donato Terrameo

Scene e Costumi: Alfa TLab

Regia: Marco Grilli

 

 

  

Son passati 300 anni ma lui è sempre lui. Spettacolo nello spettacolo!

Il Teatro Comico descrive il passaggio da un vecchio a un nuovo mondo; è insomma la commedia di una rivoluzione.

Costruito sul difficile equilibrio tra fedeltà filologica e desiderio d’essere “attuale”: “Il Teatro Comico è veloce, piacevole, altamente comunicativo e racchiude in sé molti aspetti istruttivi e divertenti: un vero capolavoro di leggerezza ed eleganza.
Per onorare Carlo Goldoni, l’Alfa Teatro ha avuto la felice idea di mettere in scena, come primo spettacolo della neonata Compagnia di Teatro d’Arte, una commedia goldoniana poco frequentata ma che ha il pregio di essere a mezza strada tra la commedia dell’arte e la riforma goldoniana dei caratteri.
Marco Grilli, regista e ideatore di questo progetto di compagnia stabile, nella sua messa in scena stacca gli attori dalla gerarchia dei ruoli, cercando quella naturalezza che il capocomico non si stanca mai di chiedere. Lo spettacolo è brioso, inventivo, sorretto da un’ attenta lettura registica.
Il Teatro Comico, può essere definito come una “meta-commedia”, in quanto tratta il metodo secondo cui dovrebbe essere strutturata e realizzata una commedia.

Il titolo, in cui il tempo ed il luogo sono impliciti, fa presagire che si tratti proprio di una commedia riguardante le commedie. Dal testo si possono capire i modi e gli intenti della riforma goldoniana del Teatro Comico.

Goldoni non intende attuare una riforma per collocarla in un ambito prettamente letterale, egli mira ad incidere soprattutto nell'ambito dello spettacolo e nei suoi rapporti con la vita sociale. Soprattutto dalle considerazioni di Orazio si può capire il rifiuto che l’autore prova verso la Commedia dell'Arte e verso l'improvvisazione.

All'interno di questa commedia, viene inserita la Farsa di Rosaura e Florindo. Essa tratta della rivalità in amore che vi è tra il padre (Pantalone) ed il figlio (Florindo) per ottenere in sposa Rosaura. Il copione di questa farsa, appartiene al vecchio teatro, poiché si possono notare le stravaganze e gli artifici propri della Commedia degli Zanni (cfr. Atto II, scena IX). Dall' opera Il Teatro Comico si può comprendere il passaggio dalla commedia all'“improvviso” alla commedia di “carattere. Nella commedia all'“improvviso” abbiamo una drammaturgia d'attore, in cui il modo di recitare risulta sostanzialmente autonomo dal testo scritto. In questo tipo di commedie non abbiamo però un testo composto da parti interamente scritte, ma abbiamo un canovaccio in cui è scritta solamente la struttura della commedia. Esso è scritto in forma narrativa e rappresenta soltanto una traccia per gli attori, i quali recitano improvvisando e basandosi sulla mnemonica. Con Goldoni, il quale rifiutava fortemente la volgarità buffonesca e la ripetitività della commedia dell'arte, si trova  appunto il passaggio da questo tipo di commedia, alla commedia di “carattere”.

In quest'ultima si ha una drammaturgia d'autore. Gli attori sono legati ad un copione in cui le parti sono interamente scritte. Dentro “Il teatro comico”, possiamo sostanzialmente definire due categorie di personaggi: vi sono personaggi come Orazio, Placida e Anselmo che sono sostenitori del nuovo teatro comico; Orazio, infatti, rifiuta le commedie proposte da Lelio e spiega a Tonino che se anche questo nuovo tipo di teatro è più impegnativo, però i riconoscimenti del pubblico e quindi il successo della compagnia sono maggiori. Placida ed Anselmo sostengono invece, …che la gente è stanca di vedere sempre le stesse cose e che bisogna offrire al pubblico cose nuove e divertenti (cfr. Atto I, scena II e Atto II, scena I ); altri personaggi come Tonino e Lelio, al contrario, si oppongono al nuovo tipo di teatro comico.



COMPAGNIA di TEATRO D’ARTE - Un progetto “stabile” volto a dare stabilità.

 

Composta da giovani attori torinesi, la C.T.dA. nasce grazie ad un progetto di Alfa Teatro che vede la collaborazione di Roberto Freddi e di Crab Teatro.

Sette produzioni il primo anno per “fare il repertorio” dirette da cinque registi: Augusto Grilli, Roberto Freddi, Marco Grilli, Pierpaolo Congiu e Antonio Villella.

Quattro produzioni il secondo anno e due produzioni il terzo anno.

Il progetto è volto a costituire una compagnia professionale che abbia come sua specificità il repertorio classico, con allestimenti rigorosamente attenti alle note registiche degli autori.

Al termine dei tre anni, ci auguriamo di avere preparato e formato buoni attori, e introdotto una compagnia sul mercato in grado di poter vivere del proprio spettacolo.

Una grossa scommessa che siamo certi, riusciremo a vincere.

 

 

 

Alfa Teatro: con te ogni giorno!

Via Casalborgone 16/i Torino

Info line – 011.8193529- info@alfateatro.com

www.alfateatro.com

 

Biglietto Intero € 15,00 – Ridotto € 10,00

Si consiglia la prenotazione

 

 

 

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Articolo pubblicato il 26/10/2011