Ospedale Sant'Andrea di Vercelli: Pedrale e l'Assessore Monferino fanno il punto della situazione

Nasce l'ipotesi di un Hab Novara-Vercelli

“Come preannunciato, ho incontrato l’assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino per fare il punto sulla riorganizzazione della sanità in Piemonte e in particolare sull’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli”.

 

Lo comunica il presidente del Gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale.

 

“Ho chiarito con l’assessore – spiega Pedrale – che la circolare dell’assessorato dello scorso 30 settembre, che stabiliva il parametro di 19 posti letto per le strutture complesse e che avrebbe determinato per il Sant’Andrea una riduzione dei reparti da 25 a 12, conteneva parametri soltanto indicativi. Sono infatti indicazioni che arrivano dal livello nazionale e possono essere modificateidalla Regione, a seconda delle esigenze organizzative. Infatti questa circolare è stata inviata solo ai commissari di Asl e Aso, e dunque anche noi consiglieri regionali ne abbiamo appreso i contenuti soltanto in seconda battuta”.

 

“L’assessore Monferino – prosegue Pedrale – mi ha comunque anticipato che forse verrà inoltrata una nuova circolare o disposizione, in base alla quale per disporre di una struttura complessa saranno necessari non 19 ma 17 posti letto. E’ indubbiamente una situazione in evoluzione, che seguirò giorno per giorno, facendo anche parte della Commissione Sanità”.

 

“E’ sicuramente giusto – precisa il capogruppo del Pdl – eliminare i micro-reparti. Ma non dobbiamo sottovalutare il ruolo dei primari e dei medici che conducono un reparto o struttura complessa. La reputazione di un ospedale viene infatti soprattutto dalla presenza di bravi primari e bravi medici. Se vengono chiusi troppi reparti se ne vanno via anche molti medici bravi e l’ospedale, qualunque esso sia, alla fine di spegne di attività. I cittadini vanno appunto a farsi ricoverare negli ospedali dove ci sono dei medici e dei primari di indubbia capacità e professionalità”.

 

“Con l’assessore Monferino – aggiunge ancora il presidente – ho poi incominciato a riflettere sull’ipotesi di un Hab Novara-Vercelli, dove entrambi gli ospedali siano ospedali di riferimento e dove Vercelli possa svolgere una parte delle attività meno complesse che l’Ospedale Maggiore di Novara non riesce ad effettuare per problemi di spazio e di gigantismo”.

 

“In questa maniera – conclude Pedrale – Vercelli riuscirebbe a mantenere una serie di servizi e di specialità e forse ad aggiungerne qualcuna nuova”.

 

 

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Articolo pubblicato il 26/10/2011