Polemica in Consiglio regionale sul caso Aress

Motta: "Dov'erano Placido e Gallone quando a Bertetto venivano dati 6,8 milioni?"

“Placido e Gallone dov’erano quando all’Aress c’era il Prof. Bertetto? Durante la direzione del Prof. Bertetto venivano assegnati ben 6,8 milioni di euro, spesi in maniera tanto discutibile da far scattare l’attenzione degli organi competenti”.

 

Massimiliano Motta, Consigliere regionale e portavoce del Pdl in Commissione Sanità, difende l’operato di Claudio Zanon, della Giunta e del Presidente Cota dagli attacchi del Consigliere regionale Roberto Placido e del segretario dell’Anaao-Assomed Gabriele Gallone.

 

“La qualità del lavoro di Aress – ha illustrato Motta – è cresciuta enormemente ed i costi sono decisamente più contenuti di quanto non fossero sotto la guida Bertetto. Il personale che lavora nello staff dell’agenzia è interamente interinale, in quanto non è possibile dotarla di pianta organica. Se le persone lavorano bene non si capisce perché dovrebbero essere lasciate a casa, non si licenzia nessuno così tanto per fare, a prescindere da chi abbia fatto le assunzioni. La riduzione della spesa c’è stata: l’agenzia si è tagliata il 10 per cento del bilancio. Riduzione che non abbiamo registrato sui fondi destinati al ‘Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana’ di cui Placido è Presidente ‘delegato’, con budget previsto di oltre 500 mila euro”.

 

Il portavoce del Pdl ha poi insistito:

 

“Il risultato raggiunto dall’Agenzia, nel rispetto del ruolo attribuitole dalla Legge regionale 16 marzo 1998, è evidente ed i numeri danno le risposte da sé. Ad esempio per quel che concerne la ‘Città della Salute’ il progetto per la sede, realizzato sotto la guida Bertetto, è costato 1 milione di euro, mentre il master plan realizzato da Zanon è costato solo 300 mila euro”.

 

Infine Motta ha puntualizzato:

 

“Le spese ‘pazze’ di Bertetto sono reperibili nel Piano di attività e di spesa dell’Aress per l’anno 2010, approvato dalla Giunta Bresso con DGR 18-12960 del 30 dicembre 2009. Quell’anno Bertetto presentò oltre 100 punti, inserendo delle voci, quindi delle spese, a dir poco discutibili. Progetti come quello per l’avviamento del Sovracup web entro il 2011 (non è mai partito), della misurazione della soddisfazione dei cittadini con metodo Optigov, di alcune collaborazioni internazionali e di numerosi altri punti elencati in oltre 10 pagine. Bertetto è stato tante carte, tante parole, tante spese, ma pochi risultati”.

 

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Articolo pubblicato il 19/10/2011