DPCM 3 Novembre 2020: da sabato caccia vietata nelle zone rosse e fortemente limitata in quelle arancioni

Comunicato della LAV Rapporti Istituzionali Regione Piemonte

 

La recrudescenza dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese, e le limitazioni alle attività che ne conseguono, comportano un risvolto positivo almeno sulla vita degli animali selvatici: le forti limitazioni alla caccia che da sabato (venerdì è giornata di silenzio venatorio) riguarderanno il nostro Paese.

A seguito delle misure per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, introdotte con il nuovo DPCM, presentato ieri sera durante una conferenza stampa dal Presidente del Consiglio dei Ministri, gli animali selvatici potranno tornare a muoversi, in alcune regioni, senza correre il rischio di essere uccisi dal cacciatore di turno.

Grazie al nuovo DPCM, nelle zone rosse non si potrà andare a caccia, in quelle arancioni è cancellato il nomadismo venatorio, mentre in quelle gialle i cacciatori non si potranno muovere prima delle 5 del mattino.

La caccia infatti non rientra fra le attività che possono essere definite necessarie, e per questo motivo è sottoposta ai limiti introdotti dal nuovo DPCM. Da sabato, quindi, stop alle doppiette in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria, mentre in Sicilia e Puglia i cacciatori non potranno uscire dal territorio del loro comune, limitando fortemente il loro deleterio impatto sugli animali selvatici.

Per le altre regioni vige invece il divieto di spostarsi prima delle cinque del mattino. Questo comporterà un ritardo nell’avvio della caccia da appostamento agli uccelli migratori, riducendo così il numero di animali uccisi da ogni cacciatore.

Le limitazioni agli spostamenti introdotte con il nuovo DPCM daranno un po’ di tregua agli animali selvatici – commenta Massimo Vitturi, responsabile LAV, Area animali selvatici – almeno fino al 3 dicembre decine di migliaia di loro saranno risparmiati al sanguinario passatempo dei cacciatori”.

Diffidiamo le Regioni rosse e arancioni dal fare colpi di testa e autorizzare la caccia nonostante i chiari divieti e limitazioni, si tratterebbe di un atto estensivo e non limitativo del nuovo DPCM e per questo illegittimo - conclude la LAV”.

Nonostante i cacciatori sostengano che la caccia sia fondamentale per mantenere gli equilibri faunistici, arrivando ad autoproclamarsi “paladini del territorio”, ancora una volta, come già successo nella fase di lockdown a marzo scorso, emerge in tutta chiarezza che invece la caccia non è affatto un’attività necessaria, il nostro Paese ne può certamente fare a meno, nel rispetto della vita di milioni di animali selvatici e delle richieste della maggioranza dei cittadini, da sempre contraria a questo sanguinario passatempo.

5 novembre 2020 - Ufficio stampa LAV 329.0398535 - www.lav.it - Barbara Paladini - Ufficio stampa

Civico 20 News ospita  la comunicazione inviata dalla Ufficio stampa della LAV Rapporti istituzionali Regione Piemonte – ( 329.0398535 - www.lav.it - Barbara Paladini), che ringrazia, relativa al “DPCM 3 Novembre, da sabato caccia vietata nelle zone rosse e fortemente limitata in quelle arancioni - LAV, finalmente una tregua per gli animali selvatici, diffidiamo le Regioni dall’autorizzare la caccia in difformità alla previsione del DPCM”.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 07/11/2020