Gipo Farassino al Teatro Alfieri dal 15 al 18 ottobre
Gipo

“Premiata Galleria Bertoldo” : un recital in due tempi dove alle sue canzoni Gipo alterna cabaret ed umorismo

Lo spettacolo “Premiata Galleria Bertoldo”  di Gipo Farassino, sarà in scena al Teatro Alfieri di Torino dal 18 al 23 ottobre, per la serie "Il Fiore all'occhiello".

 

Farassino è senza dubbio una delle figure più rilevanti della canzone d'autore italiana, oltre che un caposcuola della canzone torinese. Interprete e autore di canzoni cantate in lingua piemontese ha anche scritto molte canzoni in lingua italiana, spesso venate di ironica e struggente malinconia e con musiche a volte legate alla tradizione francese, degne di figurare tra le migliori canzoni d'autore italiane.

 

Nel repertorio in piemontese si è spesso avvicinato al cabaret e all'umorismo: nei suoi anni migliori, con le sue canzoni, ha cantato le miserie e le nobiltà della gente comune, le tribolazioni dei "travet" torinesi e gli amori beffardi o infelici da consumarsi nell'atmosfera parigina e profondamente francese del capoluogo piemontese.

 

Spesso Gipo ha inoltre portato alla ribalta composizioni di grandi poeti piemontesi come Nino Costa e Angelo Brofferio e la sua carriera vanta anche una prolifica attività come attore di prosa teatrale, sempre in lingua piemontese, iniziata nel 1970 con la compagnia fondata insieme a Massimo Scaglione.Gipo ritorna nel centro di Torino, al teatro di piazza Solferino e presenta i suoi personaggi.

 

Si tratta di ritratti di uomini e donne che ha incontrato lungo la sua vita, in viaggi lontani o nelle vie del suo borgo. Ognuno di loro rappresenta un pezzo di storia, un ricordo, un amore o uno scorcio della “sua Torino”. Li dipinge con i suoi colori: il suo linguaggio, la sua comicità o semplicemente con un ricordo, un ritmo, un’atmosfera.

 

Sul palco è affiancato da maestri musicisti come Armando Lardù al flauto e accordeon,  Pino Russo alle chitarre, Lino Mei al pianoforte, Luca Mangano al basso e Alessandro  Bucchieri alle percussioni. Si tratta di un recital in due tempi dove alle sue canzoni Gipo alterna cabaret ed umorismo, e con la sua solita bravura esalta le passioni e le delusioni, le atmosfere parigine e le realtà torinesi.

 

Uomini e donne vengono dipinti e raffigurati dall’autore-interprete-pittore che realizza un’ intera mostra di quadri con la sua sana comicità interpretativa.

 

 

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Articolo pubblicato il 16/10/2011