Giornata in ricordo di Italo Tibaldi
L'aiuola tricolore di Palazzo Lascaris

Tibaldi è stato anche dipendente del Consiglio regionale

Il partigiano e ricercatore Italo Tibaldi è stato ricordato, a un anno dalla morte, con una giornata dal titolo “Compagni di viaggio” il 13 ottobre a Palazzo Lascaris. 
 

 L’iniziativa è stata voluta dal Consiglio regionale del Piemonte con il suo Comitato Resistenza e Costituzione, in collaborazione con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto). 

 

 In apertura il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Placido ha dichiarato:

“Tibaldi è stato anche dipendente del Consiglio regionale e può essere annoverato tra i funzionari che hanno fortemente voluto dar vita al Comitato Resistenza e Costituzione, che ho l’onore di presiedere. È una delle persone che hanno fatto la storia del nostro paese, dedicando la propria vita alla ricerca e allo studio della deportazione”.

Nato a Pinerolo nel 1927 e deceduto a Ivrea il 13 ottobre 2010, partigiano in Val Maira, Tibaldi fu catturato a Torino nel gennaio 1944 e deportato a Mauthausen appena sedicenne. Trasferito nel sottocampo di Ebensee vi restò fino alla liberazione. Al rientro in Italia, ha partecipato alla fondazione dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati), di cui è stato vicepresidente nazionale.
 

“Tibaldi ha dedicato la propria vita alla memoria. Ha lavorato per quasi 60 anni alla compilazione di un elenco dei trasporti e dei nominativi degli italiani deportati nei lager nazisti dal 1943 al 1945. Grazie a Italo abbiamo informazioni sulla Resistenza che altrimenti non sarebbero in nostro possesso”

 ha ricordato il presidente dell’Istoreto Claudio Dellavalle.
 

“Italo è stato un amico, lui non è stato a piangere su quanto accaduto ma si è dato da fare per costituire una memoria collettiva. Non basta ricordarlo, lui non avrebbe voluto premi speciali, quello che dobbiamo fare, tutti, è continuare a impegnarci nella ricerca e nel ricordare quello che è stato”

ha affermato con sentita vicinanza un altro sopravvissuto Ferruccio Maruffi.
 

Nel corso della giornata hanno contribuito a dare un’immagine completa della sua figura anche Lucio Monaco dell’Istoreto, lo storico Daniele Jallà, Bruno Maida e Brunello Mantelli dell’Università di Torino, Gianfranco Maris, presidente nazionale dell’Aned, Dario Venegoni dell’Aned di Milano e Carlo Greppi, autore dello spettacolo “Compagni di viaggio” messo in scena a fine mattinata.

Erano presenti anche i familiari di Tibaldi.

 

“Compagni di viaggio” (1984) è il titolo del volume di Tibaldi con l’elenco delle vittime, dei luoghi di formazione dei convogli, dei trasporti e dei lager di destinazione, reperibile interamente sul sito www.deportati.it.











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Articolo pubblicato il 15/10/2011