Cultura: "Compito dell'Assessore è dare indirizzi e reperire risorse"
La Mole Antonelliana, sede del Museo del Cinema

Lo afferma il Consigliere regionale Giampiero Leo

Ho già avuto modo di chiarirmi con l’assessore alla Cultura Michele Coppola e verificare che, rispetto alle affermazioni riportate oggi su alcuni organi di stampa, è stato frainteso e si è dichiarato molto dispiaciuto. Del resto, a fronte di una difficilissima situazione economica, è necessario anche sulla cultura la massima unità di intenti ed io mi sento assolutamente schierato al fianco dell’assessore”.

 

Con queste parole il consigliere regionale del Pdl Giampiero Leo, già assessore alla Cultura nel governo Ghigo e oggi responsabile del settore per il Coordinamento regionale del Popolo della Libertà, apre il suo commento alle dichiarazioni dell’attuale assessore alla Cultura sull’eredità che i suoi predecessori gli hanno lasciato.

 

“Rispetto alla affermazioni riportate da La Stampa – spiega Leo – vorrei  specificare due questioni. La prima è che la scelta dei soggetti destinatari del contributo e la sua entità, per legge, è da tempo di competenza di dirigenti e funzionari, e non del politico. Dirigenti del livello di Alberto Vanelli, Rita Marchiori, Daniela Formento, che durante la mia gestione non ho potuto che apprezzare per l’intelligenza, la professionalità e la correttezza”.

 

“Compito del politico – precisa l’esponente del Pdl – è invece quello di dare indirizzi e reperire le risorse necessarie per applicarli. Cosa che l’intero Consiglio mi ha sempre  riconosciuto di aver fatto”.

 

“Voglio poi appena sottolineare – prosegue Leo – che se c’è un’accusa che mi è stata rivolta negli anni in cui ero assessore è stata proprio quella di non privilegiare una parte, ma di essere attento solo ai contenuti, tanto da essere scherzosamente chiamato ‘l’assessore ecumenico’”.

 

“Riferendomi invece ai contenitori da me realizzati, non vi è dubbio – conclude Leo – che questi abbiano lasciato anche oneri di gestione. E qui l’assessore Coppola ha ragione. Ma non credo ci si debba pentire per il fatto che il governo Ghigo, con me assessore, abbia realizzato opere quali il restauro della Reggia di Venaria, il Planetario, il Museo del Cinema alla Mole, Piazza dei Mestieri e la Film Commission”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 06/10/2011