Modifica confini parco La Mandria
L'ingresso del Parco sul torrente Ceronda

Discussione su mozione di censura all’assessore ai Parchi

Nella seduta del mattino di mercoledì 5 ottobre è stata discussa la mozione n° 509, presentata dalle opposizioni, riguardante la ‘Arbitraria modifica dei perimetri del Parco regionale La Mandria’.

 

“Chiediamo di censurare l’atteggiamento dell’assessore William Casoni – ha detto il primo firmatario del documento Aldo Reschigna – perché le planimetrie approvate in commissione sono diverse da quelle allegate alla legge approvata in Consiglio e pubblicata sul Bur. Ogni variazione su una norma deve avvenire con un emendamento approvato dall’Aula e così non è successo. Le modifiche riguardano il Comune di San Gillio e altre quattro zone in Piemonte. Va fatta chiarezza sulle responsabilità. L’assessore non può chiamarsi fuori sostenendo la tesi dell’errore tecnico”.

 

L’attenzione dei proponenti si è concentrata in particolar modo sulla modifica dei confini nel Comune di San Gillio che riguardano un’area di circa 20 ettari, dal particolare valore economico.

 

L’assessore regionale ai Parchi, William Casoni, ha replicato:

 

“Non ho responsabilità diretta sulle modifiche cartografiche, non è competenza dell’assessore, Ora non ho elementi per dire se ci sia una diretta responsabilità di un funzionario dell’assessorato. Vista la lunga discussione e la documentazione consegnata, gli uffici hanno dato per scontato che le modifiche fossero a conoscenza dell’Aula. Mi scuso con il Consiglio e, soprattutto, con i Comuni interessati. Mi impegno a riconvocare tutti i sindaci. Le modifiche verranno stralciate, si andrà ad approfondire tutto quello che è successo. Tra una settimana presenteremo un provvedimento per sanare la situazione”.

 

A fronte della richiesta che le strutture del Consiglio verifichino puntualmente la correttezza delle pubblicazioni, il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, ha poi precisato:

 

“Il Consiglio è garante che la pubblicazione sul Bur sia coerente con quanto approvato sia in Aula, che nelle commissioni. Non possiamo invece fare controlli su supporti realizzati all’esterno come successo con le cartografie consegnateci su cd. Si è proceduto a mia firma a richiedere l’errata corrige su San Gillio, ora si procederà con la rettifica per le altre quattro aree”.

 

Sono intervenuti, durante il lungo dibattito, anche diversi esponenti di maggioranza e opposizioni, concordi nel richiedere chiarezza e verificare che le procedure di approvazione delle leggi siano state rispettate. La mozione è stata respinta con 30 voti contrari e 20 favorevoli.

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/10/2011