Draghi, Conte e il congiuntivo

Claudio Berrino per Civico20News

Le ultime ore sono state scandite da due eventi: il messaggio politico rivolto al Governo da Mario Draghi e gli errori seriali sul congiuntivo di Giuseppe Conte.

I due fatti, apparentemente non collegati né collegabili, rappresentano un importante "segnale " attraverso il quale l'opinione pubblica può trarre elementi di valutazione e, soprattutto, previsioni per quanto accadrà nel prossimo autunno. In particolare, il messaggio dell'ex Presidente della Banca Centrale Europea si pone inequivocabilmente come una candidatura al prossimo premierato italiano per le argomentazioni ed i toni usati.

Banalizzando, Draghi ha contestato la strategia dei "bonus" a pioggia e dei sussidi perché disgiunta da un programma economico a medio termine, ricalcando concettualmente il discorso di Monti all'epoca del "colpo di Stato " contro Berlusconi. In quel frangente, se ricorderete, l'ex Premier (nei confronti del quale lo scrivente non prova alcuna simpatia politica) venne incolpevolmente "imputato" dell' impennata dello "spread" a ragione dell'assenza di un programma economico di contenimento del debito pubblico.

Contemporaneamente i media del "deep state" hanno evidenziato impietosamente le (oggettive) lacune lessicali dell'ex Avvocato del Popolo, oggi Avvocato dell'Unione Europea. Lo scenario politico è in netta accelerazione e, con le tensioni sociali che si scateneranno in autunno, il sistema finanziario ha già programmato la sostituzione dell'attuale premier con la persona dell'ex presidente della BCE, avallando nel contempo la nomina di Romano Prodi quale futuro Capo dello Stato.

Tutto ciò non potrà avvenire tramite un Governo Tecnico ma dovrà necessariamente passare attraverso lo scioglimento delle Camere e l'indizione delle elezioni. Resta a questo punto la grande incognita rappresentata dai partiti del Centrodestra, ovvero Lega e FdI ( essendo Forza Italia dichiaratamente "vassalla" dell'UE) i quali potrebbero alternativamente contestare un premierato espressione del sistema bancario oppure sostenerlo.

Quest' ultimo "passaggio " costituirà una dirimente cartina al tornasole per individuare oppure escludere le eventuali complicità e connivenze con l'Eurocrazia interne al Centrodestra. Ormai nulla può essere dato per scontato o escluso e sarebbe imprudente effettuare delle "aperture di credito " politiche in assenza di comportamenti coerenti.

Claudio Berrino

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Articolo pubblicato il 20/08/2020