Ubi diventa di Intesa Sanpaolo: le adesioni all’Ops volano al 72%

A due giorni dalla conclusione dell’offerta pubblica conferito il 71,9% delle azioni:?strada spianata per l’immediata integrazione dell’ex popolare

Dopo mesi di scrutini, polemiche e carte bollate, gli azionisti hanno dato il loro primo verdetto: Ubi verrà integrata in Intesa Sanpaolo.

 

Quando mancano ancora due giorni, quelli chiesti da Consob per tutelare i soci che intendono aderire, alla scadenza del termine per la consegna delle azioni, le adesioni hanno toccato quota 71,9%, dunque non solo oltre la soglia minima (50% più una) che Ca’ de Sass aveva posto per portare a termine l’operazione, ma anche oltre il 66,6% , quota che assicura il controllo dell’assemblea straordinaria e quindi la futura integrazione dell’ex popolare in Intesa.

 

Con gli altri due giorni a disposizione Intesa è destinata a raccogliere quindi ulteriore capitale che andrà a rafforzare la presa sulla banca e a rendere più fluida l’uscita di eventuali minoranze.

 

D’altronde a muoversi nella direzione del sì, nelle ultime ore, sono stati anche gli ultimi azionisti pesanti che mancavano all’appello: l’intero patto Car, già depotenziato dall’uscita delle Fondazioni di Cuneo e Banca del Monte di Lombardia e di Cattolica, ma anche il fondo Silchester con il suo 8%.

 

ilsole24ore

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Articolo pubblicato il 28/07/2020