Insediato il Consiglio delle autonomie locali
Interno di Palazzo Lascaris

Nel corso della seduta la votazione per l’elezione del presidente del Cal

Sarà riconvocato lunedì 3 ottobre (ore 14.30) il Consiglio delle autonomie locali che, presieduto dal presidente dell’Assemblea legislativa Valerio Cattaneo, si è insediato il 19 settembre a Palazzo Lascaris.
 

Nel corso della seduta si è proceduto alla votazione per l’elezione del presidente del Cal, ma l’esito è stato di 30 voti per Piercarlo Fabbio (sindaco di Alessandria), 30 anche per Bruna Sibille (sindaco di Bra) e una scheda bianca.
 

Per questo motivo il sindaco di Torino, Piero Fassino, quello di Verbania, Marco Zacchera e la presidente della Provincia di Asti, Maria Teresa Armosino, hanno chiesto l’aggiornamento della seduta allo scopo di trovare una candidatura che sia espressione corale del Consiglio.
 

Il presidente Cattaneo ha aggiornato i lavori del Cal e ha affermato che:

“L’esito della votazione conferma una situazione di equilibrio che potrebbe portare a una candidatura condivisa. Sono certo che nei prossimi giorni le forze politiche e le associazioni di enti locali troveranno una soluzione il più rappresentativa possibile”.
 

In apertura di seduta, Cattaneo ha sottolineato come con l’istituzione del Cal l’Assemblea legislativa abbia un costante riferimento per tutte le questioni che coinvolgono i rapporti tra Regione ed enti locali.

Cattaneo ha proseguito affermando che ciò non soltanto rafforza la capacità autonoma del Consiglio di mantenere un legame con il sistema pubblico locale, ma permette anche al Consiglio, nella propria attività legislativa e di valutazione dell’impatto delle politiche, di avere più direttamente il polso della situazione, con una interlocuzione continua con i protagonisti, con gli amministratori locali che più da vicino raccolgono le esigenze e i bisogni della popolazione, delle famiglie, delle imprese.
 

In riferimento alle misure prevista dalla recente manovra di stabilizzazione varata dal governo, Cattaneo ha sostenuto che il sistema degli enti locali può accogliere questa sfida seppure posta in termini e modi che non sempre condivisibili e trasformarla in un’opportunità di cambiamento, di adeguamento della presenza pubblica territoriale alle esigenze della cittadinanza.



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Articolo pubblicato il 21/09/2011