“In una situazione di estrema difficoltà economica quale quella attuale, non vogliamo fare promesse che non potrebbero essere mantenute. Vogliamo invece dare un contributo in termini realistici riconoscendo che la cultura può rappresentare quell’elemento di coesione tra le forze sociali in grado di ridare slancio anche all’economia”.

Con queste parole il presidente del gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale ha spiegato, oggi nell’Aula di Palazzo Lascaris, il perché del voto d’astensione del Popolo della Libertà a tutti gli ordini del giorno presentati sulla cultura dai gruppi d’opposizione (alcuni sottoscritti anche da esponenti della maggioranza), e il voto favorevole al solo documento presentato dalla maggioranza di centrodestra.

“Questo ordine del giorno (il n. 482) – ha spiegato Pedrale – che è stato approvato nonostante la grave assenza di ben sette consiglieri del gruppo, è un segnale molto forte: vuol dire che, seppure un po’ azzoppata, questa maggioranza è in grado comunque di raggiungere gli obiettivi che si è prefissata, e al tempo stesso è la dimostrazione del tramonto di quel vecchio modo di fare politica, ormai superato, che si basava su parole e promesse, mai mantenute, ma necessarie per acquisire consenso”.

“Riteniamo., come si evince dal documento approvato – ha proseguito Pedrale – che quello della cultura sia un settore fondamentale. Proprio per questo deve essere valorizzato. Per farlo è necessario aggiornare la legge che lo regola (la n. 58), aprendo un tavolo di confronto con le associazioni culturali e le fondazioni bancarie anche straniere”.

“Il dibattito di oggi – ha concluso Pedrale – per essere davvero utile non doveva trasformarsi in uno scontro tra maggioranza e opposizione, ma in una sintesi tra i due schieramenti. Comunque sia andata, il documento approvato pone le basi per il rilancio del settore”.