Celebrazione del Sacro Cuore di Gesù, a Torino

Di Ezio Marinoni

Il Sacro Cuore di Gesù rappresenta il cuore di Gesù al quale la Chiesa cattolica rende omaggio con un particolare culto.

La festa del Sacro Cuore è stata celebrata per la prima volta in Francia nel 1672 e viene accolto da tutta la Chiesa cattolica solo nel 1856.

La sua data è mobile, nel calendario liturgico: cade il venerdì successivo alla seconda domenica dopo Pentecoste e coincide con l’ottavo giorno dopo il Corpus Domini. La sua data dipende dalla Pasqua, può variare tra il 29 maggio e il 2 luglio.

Santa Margherita Maria Alacoque (Verosvres, 22 luglio 1647 – Paray-le-Monial, 17 ottobre1690) è considerata la progenitrice di questo culto.

Nel suo diario racconta che a partire dal 27 dicembre 1673 Gesù le appare ripetute volte. In quella che viene chiamata la grande rivelazione, scrive che Gesù le ha mostrato il suo Sacro Cuore, chiedendole che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini sia celebrata una festa per rendere culto al Sacro Cuore.

Margherita Maria scrive anche di aver ricevuto da Gesù una grande promessa: a chi avesse ricevuto la comunione per nove mesi consecutivi, ogni primo venerdì del mese, sarebbe stato fatto il dono della penitenza finale: la possibilità per il devoto di non morire in stato di peccato, né senza ricevere i sacramenti.

In Italia, nel territorio dell’Alto Adige è radicata la tradizione di accendere falò, i cosiddetti Herz-Jesu-Feuer, sulle principali cime montuose della regione, durante la notte della domenica più vicina alla festa, proprio in onore del Sacro Cuore di Gesù.

A Torino il suo nome è ricordato in due chiese.

La Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù (in via Nizza 56), iniziata nel 1873 su progetto dell’architetto conte Edoardo Arborio Mella (Vercelli, 1808 – 1884), si inserisce nel clima del revival gotico dell’Ottocento. Dopo tre anni, la chiesa è aperta al pubblico ma il grandioso disegno originale non viene completamente realizzato e, nel tempo, la chiesa subisce ulteriori rilevanti modifiche ad opera del celebre architetto Giuseppe Gallo (Caramagna Piemonte, 1860 – Torino, 1927).

La Chiesa parrocchiale di Nostra Signore del Sacro Cuore di Gesù (in via Germonio 27). La chiesa, la casa parrocchiale, l’oratorio e l’omonima scuola materna, occupano l’isolato compreso tra via Anastasio Germonio, via Val Lagarina, via Don Michele Rua e via Vandalino. Durante l’incursione aerea del 18 novembre 1942, bombe dirompenti causano il crollo di capriate e muricci all’interno della chiesa. Lievi danni, subito ripristinati, si rilevano nei locali occupati dalle convivenze dei sacerdoti.

Inoltre, nella cappella di Nostra Signora del Sacro Cuore, nella chiesa di San Tommaso (via Pietro Micca angolo via Arsenale), è venerata una statua della Madonna del Sacro Cuore, solennemente incoronata nel 1880 dall’Arcivescovo di Torino Monsignor Gastaldi. Appena introdotto in Italia, il culto di Nostra Signora del Sacro Cuore fiorisce in modo particolare proprio a Torino, nella chiesa francescana di San Tommaso. Intorno alla statua della Vergine, che i torinesi chiamavano “Madonna dei disperati” per le tante insperate grazie ricevute per sua intercessione, si trovano numerosi ex-voto a forma di cuore, che “tappezzano” la volta della cupola dell’altare.

Nella Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù di via Nizza si terranno le seguenti celebrazioni:

Giovedì 18 giugno - Messa alle ore 18,30.

L’Adorazione Eucaristica si protrae fino alle ore 18 del giorno dopo, la chiesa rimarrà sempre aperta, anche durante la notte

Venerdì 19 giugno - Proseguimento ininterrotto Adorazione Eucaristica - Messa alle ore 9,30 e 18,30

Confessioni dalle 9 alle 12 e dalle 17,30 alle 19.

Anche nel Santuario di Santa Rita si svolgerà un triduo di Adorazione Eucaristica di preparazione, nei giorni 16, 17 e 18 giugno, dalle 17,30 alle 18,30. Nello stesso orario, il 19 giugno, l’Adorazione solennizzerà il senso del Sacro Cuore nel luogo dedicato alla “Santa degli impossibili”.

@Ezio Marinoni

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 16/06/2020