Rifiuti: Cancrovalorizzatore "quale futuro" - il suo o il nostro?

Il convegno organizzato dal CARP e dal Gruppo consiliare Torino Libera

Venerdì 9 settembre, presso la sede istituzionale della Circoscrizione 4 di Strada Antica di Collegno, si è tenuto un'interessante convegno imperniato sul tema rifiuti ed inceneritore del Gerbido. Organizzato dal gruppo Consiliare Torino Libera insieme con il CARP, Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte, ha portato sul tavolo conoscitivo dell'assemblea degli amministratori convenuta gli studi approfonditi compiuti in merito alla gestione dei rifiuti, tema annoso dalle più disparate interpretazioni che spesso, come affermato dai relatori, penalizzano colpevolmente il lato sanitario a beneficio del risvolto commerciale dell'operazione.

Asserzioni peraltro confermate dal volantino in distribuzione che recita "Cancrovalorizzatore, quale futuro, il suo o il nostro?". Tesi avvalorate da Walter Campaner, Coordinatore del CARP (a dx):

"Bisogna  pensare - ha esordito - che il sistema dell'incenerimento è obsoleta; valeva nel medioevo poichè allora si pensava che bruciare purificava, ma non può essere attuale perchè sappiamo che il materiale derivato non sparisce anzi si combina in altre forme che non sono sicuramente a nostro beneficio e non riusciamo nemmeno a recuperare".

Ma allora, abbiamo chiesto, che cosa si può fare in alternativa:

"Il CARP propone alla gente, per esempio, uno sciopero di coscienza che si realizza nel non andare a comprare colà dove vengono usati imballi che non possono essere ricilclati; esistono anche casi di produzioni biologiche immesse sul mercato con imballi improponibili. Ebbene, noi diciamo a questa gente di scrivere ai quei produttori che non comprano più i loro prodotti per questo motivo".

Praticamente si rasenta il grottesco nel produrre prodotti che escludono forme nocive di smaltimento per poi proporle rinnegando il principio; una forma di sensibilizzazione che però, dovutamente ampliata e corredata, potrebbe avere un notevole riscontro nelle scuole:

"Alcuni di noi ci hanno provato anche escogitando una sorta di giochino, dal nome Flash Decision, che dà al bambino o al ragazzo la possibilità di gestire la propria vita nel rapporto con gli altri e con l'ambiente: con un tot di risorse, egli poteva scegliere se intraprendere una strada che portava a grandi guadagni a spese dell'ambiente e degli altri oppure fare l'ambientalista e riservare le risorse per il futuro. Il risultato si è rivelato alquanto contrastante: mentre nelle scuole inferiori ha ottenuto un ottimo riscontro, in quelle superiori si è risolto in un vero macello. Quello che preoccupa è stata la risposta - Visto che devo morire, è meglio che io muoia ricco - un atteggiamento menefreghista che deriva, a parer mio, da una situazione mondiale di informazione che impregna la gente di consumismo e protagonismo".

Per chiudere, per arrivare cioè al dunque, abbiamo sollecitato il proponimento del CARP per l'immediato:

"L'istruzione per la gente - ha chiuso Campaner - cioè l'informazione capillare sul rifiuto che non è tale ma lo diventa poichè siamo noi che lo vogliamo".

L'intervento di Campaner ha fatto seguito a quello di Claudio Cavallari (a dx), ex portavoce del CARP, il quale ha fornito una panoramica assai completa della situazione ed i proponimenti che è necessario attuare per non imboccare una strada assai pericolosa per l'incolumità della gente, una via dal difficile ritorno che trova sul suo cammino una "ciminiera di 120 metri" le cui emissioni colpiranno Torino e dintorni.

Difficoltà. comunque, per un percorso informativo come ha confermato  Oscar Brunasso (a sx):

"Il grande ostacolo - ha detto - sono le potenzialità di comunicazione dell'altra parte, chiaramente ostile a noi per motivi facilmente intuibili, il che permette quasi di stroncare sul nascere la nostra operatività. Noi comunque portiamo dei dati inconfutabili e certi anche per tutelarci dal punto di vista legale".

Lavori che procedono ma che potrebbero subire un rallentamento, per merito di forti interventi e pressioni ambientalistiche documentate, o addirittura lo stop:

"Prevedo problemi finanziari - ha aggiunto Brunasso -  per chi sta realizzando il progetto che potrebbero far saltare questa colossale operazione commerciale qualora i ritorni non ripagassero gli impegni economici".

Infine Laura Piano (a dx), che segue la delicata parte sanitaria e legale, ha esaustivamente relazionato sull'attività che il Gruppo sta praticando sul territorio per indurre la gente a riflessioni profonde su un argmento dal quale dipende il bene più prezioso che è la vita.

Al convegno erano presenti il Consigliere Provinciale Renzo Rabellino della Lega Padana Piemont (in alto a sx) che ha peraltro introdotto i lavori manifestando la disponibilità alla collaborazione nella presentazione della proposta di mozione che CARP ha in via di ultimazione; in sintonia il Consigliere Comunale Ferdinando Berthier ( a sx), Gruppo Consiliare Torino Libera, il quale ha accolto le sollecitazioni dichiarando:

"Ci documenteremo attentamente su ciò che CARP vuole portare avanti, sapere cosa ha già fatto e gestito nelle sue precedenti apparizioni in sedi comunali per poi prudurre un incontro con la cittadinanza un pò meno tecnico e quindi accessibile a tutti. Paradossalmente stasera l'illustrazione della veste legale è stata quella che ci ha dato sicuramente maggiori informazioni ad hoc".

Riportiamo in coda un'interessante affermazione di Walter Campaner in merito all'inceneritore:

"E' già previsto un by pass nel caso in cui i filtri si dovessero bloccare; se ciò accadesse, il danno economico sarebbe notevole perchè la rottura di qualche filtro comporta molto più lavoro se non viene contemplata in misura programmatica per cui occorrerebbe chiudere il forno e fermare l'impianto".

Conferma questa che il problema maggiore sembra proprio essere il danno economico piuttosto che la salvaguardia della salute dei cittadini.  

   
     

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 10/09/2011