9 giugno, memoria di don Luigi Boccardo
Beato Luigi Boccardo (1861 - 1936)

Di Ezio Marinoni

Luigi Boccardo nasce a Moncalieri il 9 agosto 1861, settimo dei dieci figli di Gaspare e di Giuseppina Malerba; vede la luce a Villa Demonte, in zona Castelvecchio, di cui i genitori sono fittavoli.

Il primogenito Giovanni, di tredici anni più grande, gli è padrino di battesimo e sarà la sua guida per tutta la vita. Tocca a lui convincere i genitori ad accogliere la vocazione sacerdotale di un altro figlio: a ottobre 1875 ‘Luigino’, com’è chiamato in casa, entra nel Seminario di Giaveno, dove veste l’abito clericale il 23 settembre 1877.

Nell’autunno il chierico Luigi entra per studiare filosofia nel Seminario di Chieri, dove è direttore spirituale il fratello divenuto sacerdote, don Giovanni Boccardo.

Nel 1879 Luigi è trasferito al Seminario Teologico di Torino; qui incontra come padre spirituale il Canonico Giuseppe Allamano (1851-1926), uno dei “santi sociali” che hanno caratterizzato la vita spirituale di Torino e del Piemonte, a cavallo fra XIX e XX secolo.

Luigi viene ordinato sacerdote il 7 giugno 1884 dal Cardinale Arcivescovo Gaetano Alimonda; il giorno dopo celebra la sua prima Messa nella parrocchia d'origine a Moncalieri.

Trascorre un anno come assistente nel Seminario di Torino, poi l’Arcivescovo lo destina a Pancalieri, dove  il fratello Giovanni è parroco dal 1882.

La sua permanenza, di un solo anno, a Pancalieri coincide con un’epidemia di colera, che miete oltre cinquanta vittime in paese; a causa del drammatico svolgimento del contagio il fratello Giovanni Boccardo fonda la Congregazione delle suore “Povere Figlie di S. Gaetano”, votata all'assistenza di malati e bisognosi.

Il 12 aprile 1886 il Canonico Allamano chiama don Luigi Boccardo all'incarico di vicerettore e padre spirituale del Convitto Ecclesiastico della Consolata, fondato nel 1817 dal teologo Guala. Il Convitto, scuola di teologia basata sulla dottrina di san Francesco di Sales e di sant'Alfonso Maria de’ Liguori, in contrapposizione con la morale rigorista del tempo, ha un ruolo importante nella storia della Chiesa torinese; vi era stato rettore, dal 1849 al 1860, san Giuseppe Cafasso.

Intorno agli Anni Ottanta del XIX secolo, in un periodo di grave crisi, ne viene nominato rettore don Giuseppe Allamano, il Canonico della Consolata, che nel 1886 vuole ad assisterlo don Luigi Boccardo,

I due prelati lavoreranno insieme dal 1886 al 1916, sempre in sintonia; don Luigi spesso lo sostituisce, quando gli impegni di don Allamano si fanno troppo numerosi... I restauri del Santuario; le iniziative per farne un centro di spiritualità per i torinesi; la fondazione del Bollettino; la creazione e la gestione delle Congregazioni Religiose dei Missionari e delle Missionarie della Consolata.

Nei lunghi anni del Convitto, don Luigi Boccardo ne è direttore spirituale e organizzatore; insegna presso la scuola di religione del quartiere, tiene conferenze, insegna liturgia e pastorale nel Santuario, trascorre ore ed ore nel confessionale (al confessionale n. 2 della Consolata si forma spesso una coda promiscua di laici e religiosi).

Fra i suoi assistiti spirituali c'è la Serva di Dio Maria Consolata Ferrero, suor Benigna Consolata (1885-1916), della quale scrive la biografia.

Il 2 giugno 1909 è nominato Canonico Onorario della Collegiata della SS. Trinità.

Nel 1913 dà alla stampa la sua prima opera ascetica “Il figlio spirituale”, parte prima della sua più grande opera “Confessione e Direzione”; la seconda parte “Il padre spirituale” e l’appendice “Le celesti vocazioni” saranno pubblicate dal 1913 al 1928 e più volte ristampate.

Il 30 dicembre 1913 il fratello Giovanni, prevosto di Pancalieri e (come già detto) fondatore dell’Ospizio e delle Suore “Figlie di S. Gaetano” muore, indicandolo come successore alla guida delle opere da lui fondate.

Il 9 gennaio 1914 il Cardinale di Torino, Agostino Richelmy, lo nomina Superiore Generale della Congregazione, ormai diffusa in Italia.

Inizia una nuova fase della sua vita; più adatto alla stabilità e al raccoglimento monastici, deve adattarsi a viaggiare per la Penisola; plasma a mutate esigenze le Regole; organizza il Probandato e il Noviziato; visita, conosce ed organizza le comunità sparse in Italia; apre nuove Case e amministra un’Istituzione che comprende ormai centinaia di suore, decine di Case e Comunità, migliaia di assistiti.

Nel 1924 fa riesumare e traslare nella Casa Madre delle suore a Pancalieri la salma del fratello Giovanni, che sarà proclamato beato il 24 maggio 1998 a Torino, da Papa Giovanni Paolo II in visita alla città.

Il 3 dicembre 1919 il Canonico Luigi Boccardo riceve un ulteriore incarico dall’Arcivescovo di Torino: Direttore dell’Istituto per Cieche di Lungo Dora Napoli 54, fondato nel 1894 da Orsolina Turchi, gravato di un debito di 120.000 lire del tempo.

Continua a produrre e stampare scritti ascetici, liturgici, di guida spirituale e pastorale, quali: “L’Ora di adorazione per le solennità pasquali”; “L’Ora di adorazione pregata per il Venerando Clero; tre opuscoli in difesa del misticismo di suor Benigna Consolata; “Lezioni di Teologia Ascetica e Mistica” tenute ai giovani sacerdoti del Convitto Ecclesiastico.

Per problemi di spazio e di distanza dal capoluogo si rende necessario trovare un’altra sede per la Casa Generalizia delle “Povere Figlie di S. Gaetano”, che viene trovata accanto all’Istituto delle Cieche, dove il 12 giugno 1928 il canonico Boccardo si trasferisce definitivamente.

Ormai vecchio e malandato, incurvato, con una gotta dolorosa, cede alle insistenze di quanti gli chiedevano di erigere una chiesa aperta ai fedeli presso la Casa delle Suore; intraprende i lavori di edificazione del Santuario di Gesù Re; il Santuario è consacrato il 24 ottobre 1931 dal Cardinale Maurilio Fossati.

Quando alcune non vedenti esprimono il desiderio di votarsi alla consacrazione religiosa don Luigi ha l'idea, appoggiata dal Vescovo, di fondare una famiglia religiosa di non vedenti, ad affiancare le “Povere Figlie di San Gaetano”.

Il 18 gennaio 1932 egli comunica il suo progetto alle ragazze non vedenti dell’Istituto: sarebbero diventate le “Figlie di Gesù Re”, nel nuovo ramo contemplativo delle “Povere Figlie di S. Gaetano”, che nasce formalmente il 2 febbraio; il 29 ottobre si celebra la vestizione delle prime suore “Figlie di Gesù Re”.

Non si possono dimenticare le 1027 lettere scritte da don Luigi Boccardo dal 1901 al 1936, raccolte in sette volumi: sono dirette a laici, sacerdoti e religiosi; in esse sono condensate la spiritualità, l’ascesi e la fede in Dio di questo sacerdote, umile e discreto, ma sempre attivissimo.

Disse di sé: “Tre cose non avrei mai creduto di fare: scrivere libri, fondare suore e costruire chiese. Le ho fatte tutte e tre!”.

Presagendo l’approssimarsi della fine, don Luigi lascia man mano le varie Opere alla cura di altri, fra cui il teologo Camillo Dionisio; celebra l’ultima messa all’altare della Consolata nel Santuario di Gesù Re il 26 aprile 1936, poi si mette a letto; fra alti e bassi, confortato dalle visite di vescovi, amici, sacerdoti e suore, muore il 9 giugno.

I funerali, celebrati nel medesimo Santuario, vedono la partecipazione di fedeli, autorità civili e religiose. La bara è portata a spalla dai Missionari della Consolata.

Il 15 novembre 1937 la sua salma è traslata dal Cimitero Generale al Santuario di Lungo Dora Napoli.

L’8 giugno 1961 ha inizio la causa per la sua beatificazione.

Il 12 aprile 2003 è stato dichiarato ‘venerabile’ ed il 14 aprile 2007 si è celebrata la sua beatificazione nella chiesa torinese del Santo Volto.

L'Arcidiocesi di Torino celebra la memoria facoltativa del Beato Luigi Boccardo il 9 giugno, giorno del suo transito terreno.

 

@Ezio Marinoni

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Articolo pubblicato il 09/06/2020