“Quella del governatore Roberto Cota e del sindaco Piero Fassino, di realizzare un progetto straordinario contro la povertà, è un’iniziativa pregevole e merita il più grande plauso. Ma il ragionamento del direttore della Caritas Pier Luigi Dovis sul problema deve indurre a una profonda riflessione, dalla quale risulterà che sulla cultura non possono e non devono essere effettuati ulteriori tagli”.

Con queste parole il consigliere regionale del Pdl Giampiero Leo, responsabile regionale del settore Cultura per il Popolo della Libertà, rilancia il suo timore che i tagli economici imposti dalla manovra governativa si ripercuotano ancora una volta sul sistema della cultura, per anni fiore all’occhiello della Regione Piemonte a livello non solo nazionale, ma addirittura internazionale.

“Quello della povertà – spiega Leo – è un problema che indubbiamente tocca la fascia più anziana della popolazione, che risente di pensioni ridotte al minimo. Ma tocca anche tantissimi giovani alla disperata ricerca di un lavoro. Ed è proprio a loro che il sistema della cultura, se non ulteriormente soffocato e mortificato da tagli, può offrire una valida alternativa occupazionale: cooperative, centri studio e associazioni possono dare un impiego consono alle diverse capacità di molti dei nostri giovani attualmente disoccupati, e quel compenso seppur minimo ma comunque indispensabile a impedire loro di cadere nella piaga della povertà”.

“E’ importante – ha concluso Leo – che questo ruolo del sistema cultura venga riconosciuto e valorizzato nell’elaborazione del progetto straordinario contro la povertà allo studio da Regione Piemonte e Comune di Torino. Altrimenti sarà molto difficile, se non impossibile, evitare che, come ha giustamente rilevato Dovis, ‘chi si trova sul crinale precipiti in una vita fatta di stenti".