Caccia: la Regione Piemonte condannata dal TAR

Comunicato stampa del Tavolo Animali & Ambiente

Civico 20 News ospita, al fine di contribuire alla diffusione dell’informazione, il Comunicato stampa del Tavolo Animali & Ambiente (Torino, 27  maggio 2020), costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS GAIA, inviato dal info@animaliambiente.it (tramite il Presidente di SOS Gaia (Rosalba Nattero – info@sos-gaia.org www.animaliambiente.it), relativo al ricorso del Tar che da ragione alle associazioni animaliste su tema della caccia e che condanna la Regione Piemonte.

Per informazioni contattare: 338 – 71.96.000.

 

 

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CACCIA: LA REGIONE PIEMONTE CONDANNATA DAL TAR

 

Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle Associazioni Ambientaliste e Animaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, accoglie con soddisfazione l’esito del ricorso del Tribunale Amministrativo Regionale.

A seguito del ricorso presentato da 4 associazioni del Tavolo Animali & Ambiente (LAC, LAV,  LEGAMBIENTE L’Aquilone,  SOS Gaia) con sentenza del 20 maggio 2020 il TAR del Piemonte ha dato torto alla Regione Piemonte e l’ha condannata al pagamento delle spese nei confronti dei ricorrenti nella misura di €. 2.000,00 (duemila/00) oltre agli accessori di legge.

Tempo e soldi pubblici che gli amministratori regionali avrebbero  potuto risparmiare semplicemente rispettando la legge !

Il ricorso era stato presentato contro alcune disposizioni del calendario venatorio 2019/2020 ed il TAR il 16 ottobre 2019 aveva già in parte accolto la domanda di sospensione incidentale del provvedimento impugnato.  Tre erano all’origine le motivazioni del ricorso:

1)    L’annotazione da parte del cacciatore sul tesserino regionale del capo abbattuto “a recupero avvenuto” e non nelle immediatezze dell’abbattimento con conseguente favoreggiamento di atti illeciti volti al superamento dei limiti di carniere.

2)    Esenzione dell’immediata annotazione dei capi abbattuti sul tesserino regionale per i cacciatori nelle  aziende private di caccia (Aziende Faunistico Venatorie e Aziende Agri Turistico Venatorie).

3)    Esclusione del divieto di esercizio dell’attività venatoria nelle aree contigue ai parchi, previsto dalla legge, per i cacciatori non residenti.

Per quanto riguarda i punti 1) e 3) la Regione era già corsa ai ripari modificando la DGR del calendario venatorio 2019/2020 e riconoscendo una interpretazione restrittiva del calendario venatorio tale da limitare la caccia nelle aree contigue ai parchi ai soli cacciatori residenti nell’Area protetta e nell’Area contigua.

La Regione Piemonte aveva invece resistito nel concedere l’esenzione dell’annotazione dei capi abbattuti per i cacciatori nelle aziende private di caccia sostenendo che il regime di favore era motivato “con la diversa organizzazione e funzione degli istituti di gestione privata della caccia “

 

Il TAR ha dato torto alla Regione Piemonte e l’ha condannata.

 

TUTTI  I CAPI DI FAUNA SELVATICA DOVRANNO ESSERE ANNOTATI  IMMEDIATAMENTE SUL TESSERINO VENATORIO REGIONALE DA PARTE DEL CACCIATORE ANCHE NELLE AZIENDE PRIVATE DI CACCIA

 

Aspettiamo a giorni la pubblicazione del calendario venatorio 2020/2021 e ci auguriamo che non contenga nuovi vizi di legittimità. Vigileremo sui comportamenti di questa Giunta Regionale che ha già dato numerosi segnali di scarsa attenzione verso la  tutela della fauna selvatica e ampio sostegno alle deteriori istanze del mondo venatorio.

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente

Roberto Piana

LAC Piemonte

Tavolo Animali & Ambiente - c/o SOS Gaia - Piazza Statuto, 15 10122 Torino

 tel. 011 530 846 cell: 338 7196 000 www.animaliambiente.it - info@animaliambiente.it

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Articolo pubblicato il 01/06/2020