Coronavirus in Piemonte. In Piazza Castello, incatenati davanti alla Regione, gli infermieri ricordano i loro morti. Aumentano ancora i contagiati, diminuiscono decessi e ricoveri

AGGIORNAMENTO DEL 21 MAGGIO: Test sierologici a agenti Forze dell’Ordine, per intercettare il contagio. Avvio banca regionale del Plasma Covid-19. I pazienti affetti da Coronavirus, potranno donare il Plasma in 16 centri. Il dato nazionale

Ieri mattina si è palesata la protesta degli infermieri del Nursind andata in scena  in piazza Castello, a Torino, davanti al palazzo della Regione Piemonte. Un flash mob organizzato per denunciare le condizioni di lavoro degli ultimi mesi e chiedere il giusto riconoscimento economico che concretizzi le tante attestazioni di considerazione e deferenza rivolte loro da politici e amministratori pubblici, rivestite però, dal nulla.

 

Ci sono momenti in cui la drammaticità di situazioni vissute ed ancora in corso, emergono in tutta la loro pienezza. Così, come preannunciato, la delegazione di infermiere ed infermieri, provenienti da tutta la regione, con le mani incatenate, sacchi dell'immondizia addosso al posto dei camici, buttati per terra, hanno attestato il loro percorso di vita dai primi albori del Covid-19.

 

Infermieri mandati allo sbaraglio, senza mezzi di protezione, mentre all’Unità di crisi si trastullavano tra le misure da assumere, aspettando invano le indicazioni, peraltro contradditorie da parte del Consiglio Superiore di Sanità...

 

In questi mesi le vittime, tra le fila degli infermieri, hanno superato le 40 unità, senza contare quelli, colpiti dal virus che, in taluni casi hanno dovuto continuare a lavorare, senza neppure essere sottoposti ai test virologici.


"Siamo qui per chiedere conto delle vostre promesse - hanno detto i manifestanti dando lettura di un documento - I nostri sono stipendi inadeguati, nessun bonus e nessun premio sanerà le nostre perdite, ma un segnale di rispetto lo pretendiamo".

 

Il Presidente Cirio a fine mattinata ha ricevuto una delegazione sindacale, ed ha invitato Nursind e altre organizzazioni sindacati ad un tavolo di confronto all’assessorato della Sanità per i prossimi giorni. Ci auguriamo che, dopo le promesse farlocche dell’ex assessore Saitta, si parli direttamente di adeguamenti retributivi, da erogare in scadenze ravvicinate.


   
In Piemonte aumentano ancora i contagiati, ma diminuiscono i deceduti ed i ricoveri ospedalieri.

 

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 13.094 (+418) rispetto a martedì: 1.215 (+30) in provincia di Alessandria, 554 (+35) in provincia di Asti, 565 (+3) in provincia di Biella, 1.345 (+36) in provincia di Cuneo, 1.153 (+36) in provincia di Novara, 6.905 (+245) in provincia di Torino, 580 (+15) in provincia di Vercelli, 662 (+13) nel Verbano-Cusio-Ossola, 115 (+5) provenienti da altre regioni.

Altri 3.922 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Sono 21 ( 4 in meno di martedì) i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di ieri (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

In seguito al riallineamento in corso dei dati richiesto alle Asl, sono inoltre risultati ulteriori 18 decessi risalenti ai mesi di marzo e aprile che le stesse Asl non avevano ancora registrato sulla piattaforma informatica regionale.

Il totale è ora di 3.718 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 624 Alessandria, 221 Asti, 198 Biella, 352 Cuneo, 319 Novara, 1.640 Torino, 203 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 36 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Sono 29.885 (+158 rispetto a martedì) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.813 in provincia di Alessandria, 1.758 in provincia di Asti, 1.026 in provincia di Biella, 2.706 in provincia di Cuneo, 2.632 in provincia di Novara, 15.237 in provincia di Torino, 1.261 in provincia di Vercelli, 1.100 nel Verbano-Cusio-Ossola, 257 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 96 (come martedì, mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 1.513 ( -66 rispetto a martedì).

Le persone in isolamento domiciliare sono 7.542

I tamponi diagnostici finora processati sono 264.624, di cui 147.038 risultati negativi.

Via libera della Regione Piemonte ai test sierologici per tracciare la circolazione del coronavirus covid 19 tra gli agenti appartenenti a Forze dell’Ordine, Forze Armate, Polizia Locale, Vigili del Fuoco e lavoratori dei Tribunali ordinari, amministrativi e contabili.

L’iniziativa coinvolgerà complessivamente circa 20 mila persone su base volontaria. Il test è mirato alla ricerca degli anticorpi IgG, indicativi del possibile contatto con il virus. Chi risulterà positivo, verrà sottoposto al test molecolare (tampone) per la formulazione della diagnosi di positività o negatività al covid19.

«Come nel caso del personale sanitario – osserva l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi -, lo screening di massa sulle Forze dell’Ordine, tra i lavoratori più esposti al contagio, permette di raccogliere informazioni molto importanti sul piano epidemiologico, offrendo un significativo contributo allo studio della patogenesi del covid 19 e allo sviluppo di strategie mirate di prevenzione. L’azione combinata tra test sierologico e tampone, fa la differenza nei piani strategici della “fase 2” per la tempestiva individuazione dei nuovi contagi sul territorio».

I referti verranno trasferiti in tempo reale sulla piattaforma Covid della Regione Piemonte, mentre l’elaborazione epidemiologica dei dati sarà affidata al gruppo di esperti dell’Unità di crisi della Regione Piemonte.

Sul piano operativo, saranno i singoli Corpi militari di appartenenza e le singole strutture lavorative a predisporre la possibilità di effettuare gli esami, il tutto con il supporto logistico della Regione e dell’Esercito, che metterà a disposizione personale infermieristico per l’esecuzione dei test.

E’ iniziata ufficialmente ieri, in Piemonte, la raccolta del plasma per la cura dei pazienti affetti da Coronavirus. La sperimentazione, già avviata nelle scorse settimane a Torino e Novara, parte ora su tutto il territorio piemontese: prende il via, infatti, il Protocollo di ricerca sull'efficacia del plasma nella cura dei pazienti Covid-19 con insufficienza respiratoria.  

Il protocollo è stato approvato dal Centro Nazionale Sangue ed è finanziato dalla Regione Piemonte . Al progetto, coordinato dalla Città della Salute di Torino , partecipano tutti i servizi trasfusionali e le Aziende sanitarie del Piemonte, oltre alla Valle d’Aosta , dopo il via libera dei vari Comitati Etici aziendali. 

16 in tutto i Centri che compongono la Banca Regionale del Plasma Covid-19 a cui sarà possibile rivolgersi per donare. 

Tra i primi a candidarsi il presidente della Regione Alberto Cirio , risultato positivo a marzo al coronavirus e guarito dopo alcune settimane. 

I pazienti, inizieranno ad essere trattati nei primi giorni di giugno , appena sarà disponibile una scorta di plasma sufficiente. 

Nella ricerca piemontese, a differenza di altre esperienze finora condotte anche in Italia, verrà paragonato l'uso di plasma dei guariti, cosiddetto plasma iperimmune, con l'uso di plasma di donatori che non hanno avuto contatto con il virus SARS-CoV-2 e con l'uso della terapia medica standard del Covid-19. L'efficacia del trattamento verrà valutata in termini di riduzione della mortalità, di durata della degenza in terapia intensiva e di durata del supporto respiratorio, oltre alle variazioni di numerosi parametri clinici.  

I donatori saranno selezionati tra coloro che hanno sviluppato un’elevata concentrazione di anticorpi contro SARS-Cov-2 , ed i principali criteri per avere l’idoneità alla donazione sono i seguenti:

  • soggetti con diagnosi di Covid-19 documentata;
  • risoluzione completa dei sintomi o interruzione di eventuale terapia almeno 14 giorni prima della donazione;
  • negatività del tampone nasofaringeo su due campioni ad almeno 24 ore di distanza dopo 14 giorni dalla risoluzione clinica;
  • età inferiore a 65 anni, se già donatori di sangue (inferiore a 60 anni per coloro che non hanno mai donato) e peso superiore a 50 kg;
  • se maschi, assenza nella storia personale di trasfusioni di sangue; se femmine, assenza di precedenti gravidanze o interruzioni di gravidanza, oltre che di trasfusioni. 

I candidati donatori dovranno mettersi in contatto con il Servizio Trasfusionale a loro più congeniale, per residenza o posto di lavoro , allo scopo di venire prenotati per l'esecuzione degli esami preliminari alla donazione di plasma. 

 

Centri piemontesi della Banca Regionale del Plasma Covid-19

 

Servizi Immunoematologia e Medicina Trasfusionale

Numeri di telefono da contattare donazioni

Banca del Plasma Molinette

011.6334101 - 011.6334109

OIRM - S. Anna

011.3134995 - 011.3134994

ASL Citta’ TO

011.4393205 - 011.4393201

 >   trasfusionale@aslcittaditorino.it

ASO S.LUIGI

011.9026036 - 011.9026694

ASL TO3 - Ospedale Pinerolo

0121.233226

 >   immunotrasfusionale@aslto3.piemonte.it 

AO CN - Ospedale Cuneo

0171.642534

 >   sitplasmaimmune@ospedale.cuneo.it 

ASL CN1 - Ospedale Mondovì

0174.677183 - 0174.677184

 >   simt.mondovi@aslcn1.it

ASL CN1 - Ospedale Savigliano

0172.719918

 >   segreteria.simt@aslcn1.it 

Ospedale di Asti

0141.485401 - 0141.485405

ASL NO  Borgomanero

0322.848387

AO Alessandria

0131.206417

ASL AL Tortona

0131.865503  

VCO Ospedali Verbania/Domodossola

0323.541232 - 0323.541406 - 0324.491363

 >   0324.491246

ASL TO4 - Ospedale Ivrea

0125.414810

 >   trasfusionale@aslto4.piemonte.it 

Ospedale Vercelli

0161.593348 - 0161.593881

Az. USL Aosta

800601000

 

Il dato nazionale

Sono 161 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia. In totale i morti salgono così a 32.330. Ieri l'aumento era stato di 162 vittime. 

Risultano 227.364 i contagiati totali per il coronavirus, 665 più di ieri. Di questi 85.775 in Lombardia, che ne fa registrare 294 più di ieri. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. Ieri l'incremento nazionale era stato di 813.

 

Il dato è stato reso noto dalla protezione civile. Quattro regioni e una provincia autonoma non fanno registrare nuovi casi: Umbria, Valle d'Aosta, Molise, Basilicata e Provincia autonoma di Bolzano.

 

Sono 62.752 i malati di coronavirus in Italia, 2.377 meno di ieri, quando il calo era stato di 1.424. 

 

Sono saliti a 132.282 i guariti e i dimessi per il coronavirus , con un incremento rispetto a ieri di 2.881. Martedì l'aumento era stato di 2.075. 

In Italia il numero di persone sottoposte ad almeno un tampone per il Covid-19 ha superato i due milioni, in base ai dati della Protezione civile.

 

Sono esattamente 2.038.216, a fronte di oltre 3 milioni e centomila test effettuati, almeno un terzo dei quali sono quindi tamponi ripetuti sulla stessa persona.

 

 

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Articolo pubblicato il 21/05/2020