Calcio - Il Toro non espugna ...... il Cittadella.
Antonio Comi, Direttore Generale del Toro (Foto Torino FC)

Il pareggio in casa è un passo indietro che lascia perplessi

Parlare di Torino - Cittadella è impresa alquanto improba per chi deve descrivere il non gioco dei granata opposto alla limitata potenza realizzatrice degli ospiti.

Si vorrebbe sempre dir bene di partite che onorano lo sport, l'agonismo e la professionalità degli attori; questo va riconosciuto onestamente al Cittadella che ha disputato la sua partita fatta di affondi nel burro del centrocampo granata penalizzati dall'assenza di chi la butta dentro.

E così la partita se n'è andata fin quasi al termine; un'improvvisa zampata di Sgrigna ha fatto urlare la Maratona e tutto l'Olimpico per un vantaggio immeritato, a nostro avviso, che condannava chi fino a quel momento aveva fatto il gioco.

Ma a volte il destino è galantuomo ed ha restituito al Cittadella il maltolto pochi minuti dopo regolarizzando, almeno dal punto di vista morale, l'esito del match.

Ritornando ai granata, parlare dei singoli vuol dire esaltare gli sprazzi individuali, peraltro rari, a discapito di un collettivo che non si è mai visto. Le recriminazioni del dopo partita sono apparse quanto mai fuori luogo: se c'è qualcuno a cui il risultato va stretto è sicuramente il Cittadella e non il Toro.

Caro Mister, c'è qualcosa che non funziona nella macchina che ha un buon motore ma la frizione che slitta; ci ha anche lasciati perplessi il portiere Coppola che esce di rado nell'area piccola, là dove i cross devono essere suoi, ed è lento all'inverosimile nei rinvii quasi facesse melina contro se stesso.

Domenica arriva il Varese, sulla carta assai accreditato, che metterà alla prova questo Torino che trova i risultati più che costruirli; i tifosi rumoreggiano e non si può dar torto a chi paga per vedere uno spettacolo che in effetti non c'è.

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Articolo pubblicato il 02/09/2011