Coronavirus in Piemonte. Il gran pasticcio delle mascherine non ancora distribuite ai torinesi. Tutti gli indici della morbilità sono in modesto decremento

AGGIORNAMENTO DEL 12 MAGGIO: L’elenco dei laboratori analisi privati. Il dato nazionale

Ieri la Regione Piemonte ha comunicato che è stata completata la fornitura di mascherine a tutti i Comuni sotto i 3.000 abitanti, mentre agli altri è stata consegnata una prima tranche.

A Torino è stato consegnato il 50% delle mascherine previste, condividendo con l’amministrazione comunale l’opportunità di non ingolfare la macchina distributiva ma di procedere con gradualità. Fin dall’inizio è stato infatti ritenuto opportuno non temporeggiare aspettando la produzione complessiva dei 5 milioni di dispositivi, ma si è scelto di procedere con tranches di consegne successive man mano che erano pronte. Rispetto al timing iniziale si registra uno scarto di due giorni, dovuto alla tempistica di produzione. Ricordiamo che le mascherine ‘sociali’ sono gratuite e utilizzabili più volte seguendo le istruzioni allegate.

Tesi sostenuta anche dall’assessore comunale Unia, nel corso dl consiglio comunale di Torino. Sta di fatto che la maggior parte dei torinesi, non le ha ancora ricevute. Sono intervenuti nel dibattito, alcuni consiglieri, non entusiasti del modo di procedere adottato dal comune. Tra le osservazioni principali e gli interrogativi, è emerso che l’amministrazione comunale ha scelto di gestire la distribuzione delle mascherine facciali ai cittadini torinesi fornite dalla Regione Piemonte chiedendo una sostanziosa collaborazione agli amministratori di condominio,  tale scelta tuttavia sta generando confusione nella comunicazione unitamente ad una distribuzione disomogenea spesso legata ad episodi in cui le mascherine consegnate sono inferiori ai componenti del nucleo familiare .

E’ poi emerso che è la logistica del Comune di Torino che è stata inefficace. C’è stata un’enorme sottovalutazione. La modalità di distribuzione non ha funzionato. Sarebbe stato meglio incaricare le farmacie, utilizzando la tessera sanitaria. In che data ce l’avranno finalmente tutti?

Molti amministratori di condominio hanno tentato invano di prenotare il ritiro delle mascherine, ma si potevano usare farmacie, poste, associazioni di volontariato e parrocchie per la distribuzione, Quando il comune  potrà fornire mascherine ai cittadini più in difficoltà, soprattutto persone anziane e con disabilità?

Le mascherine attraverso la procedura on line, hanno trovato le prenotazioni bloccate.

Un gran pasticcio insomma. Conclude il dibattito in consiglio comunale l’assessore Unia che serafico afferma:” Il meccanismo ha funzionato benissimo e la situazione è sotto controllo”. Termineremo la distribuzione – ha concluso – quando avremo tutte le mascherine dalla Regione” Intanto i torinesi aspettano

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 8.731 (+216 rispetto a ieri): 635 (+2) in provincia di Alessandria, 364(+7) in provincia di Asti, 454(+2) in provincia di Biella, 949(+11) in provincia di Cuneo, 773(+6) in provincia di Novara, 4.625 (+167) in provincia di Torino, 390(+15) in provincia di Vercelli, 461 (+6) nel Verbano-Cusio-Ossola, 80 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 3.307 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Sono 33 (5 in meno di domenica) i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.400 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 598 Alessandria, 204 Asti, 167 Biella, 295 Cuneo, 294 Novara, 1.519 Torino, 170 Vercelli, 120 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Sono 28.776 (+111 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.732 in provincia di Alessandria, 1.685 in provincia di Asti, 1.015 in provincia di Biella, 2.646 in provincia di Cuneo, 2.481 in provincia di Novara, 14.560 in provincia di Torino, 1.200 in provincia di Vercelli, 1.093 nel Verbano-Cusio-Ossola, 252 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 135 (-2 rispetto a ieri), mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 2.021 (-3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.182

I tamponi diagnostici finora processati sono 213.783, di cui 118.378 risultati negativi.

 

L’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte ha aggiornato l’elenco dei laboratori di analisi privati autorizzati all’esercizio dell’attività e dove è possibile rivolgersi privatamente anche per svolgere eventuali test sierologici a totale a carico del cittadino.

L’utilizzo del test sierologico per le immunoglobuline specifiche per il Coronavirus è consentito per i soli esami che il Ministero della Salute considera attendibili nel loro esito epidemiologico. Comunque, secondo lo stesso Ministero, “non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei”, né forniscono alcun “patentino di immunità”, in quanto “un test anticorpale positivo indica se la persona è stata infettata da SARS-CoV-2 (se IgM positivi: infezione recente; se IgM negativi e IgG positivi: infezione passata), ma non indica necessariamente se gli anticorpi sono neutralizzanti, se una persona è protetta e per quanto tempo, e se la persona è guarita.

Un test anticorpale negativo può avere vari significati: una persona non è stata infettata da SARS-CoV-2, oppure è stata infettata molto recentemente (meno di 8-10 giorni prima) e non ha ancora sviluppato la risposta anticorpale al virus, oppure è stata infettata ma il titolo di anticorpi che ha sviluppato è, al momento dell’esecuzione del test, al di sotto del livello di rilevazione del test”.

 

Il dato nazionale

Per il secondo giorno consecutivo il numero delle vittime da coronavirus in Italia si attesta sotto le 200. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 179, mentre due giorni fa erano stati 165. Calano sotto le 1.000 le terapie intensive, cosa che non succedeva dal 10 marzo scorso. Una diminuzione che si registra anche in Lombardia (-7). Continua anche il calo dei contagiati, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti: -744 nelle ultime 24 ore. I malati sono 82.488, -836. I pazienti guariti dal Covid 19 in Italia sono 106.587, con un incremento di 1.401.
 

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Articolo pubblicato il 12/05/2020