Coronavirus in Piemonte. Cresce il numero dei positivi. Ma continua ad aumentare il dato dei guariti ed in via di guarigione. Monitoraggio dei contagi e gestione della Fase 2

AGGIORNAMENTO DEL 9 MAGGIO: Nuovo accordo con i medici di famiglia e avviata la sperimentazione delle cure con il plasma. La delega a Marnati. Il dato nazionale

Salgono i nuovi casi, scendono i decessi e continuano ad aumentare i guariti. Il punto alla prossima settimana.

Ieri pomeriggio nel corso della videoconferenza convocata per verificare le  modalità di monitoraggio della Fase 2 in Piemonte, il presidente Alberto Cirio ha sostenuto che “le aspettative dei cittadini sono tante, come anche però le paure e i timori. Per questo credo debba essere interpretata con prudenza e con senso di responsabilità.

Ovvio che la gente abbia voglia di uscire, ma vedo tante foto di situazioni poco responsabili. Questo fine settimana sarà un test importante, sono preoccupato. La possibilità di tornare a una vita normale dipende molto dal comportamento di ciascuno di noi. Lunedì potremo avere una prima valutazione di questa seconda fase".

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 7.687(+409 rispetto a ieri): 613 (+53) in provincia di Alessandria, 341 (+24 ) in provincia di Asti, 375 (+7) in provincia di Biella, 858 (+33) in provincia di Cuneo, 618 (+11) in provincia di Novara, 4036 (+238) in provincia di Torino, 334 (+18) in provincia di Vercelli, 435 (+24) nel Verbano-Cusio-Ossola, 77 (+1) provenienti da altre regioni. Altri 3.106 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.  Dati rassicuranti ed in costante crescita. 

Risultano 23, in costante riduzione rispetto ai giorni scorsi, i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 , di cui 4 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora di 3.305 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 588 Alessandria, 200 Asti, 166 Biella, 274 Cuneo, 279 Novara, 1.479 Torino, 168 Vercelli, 118 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.   

Sono 28.368 (+233 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.712 in provincia di Alessandria, 1.666 in provincia di Asti, 1.002 in provincia di Biella, 2.628 in provincia di Cuneo, 2.442 in provincia di Novara, 14.320 in provincia di Torino, 1.168 in provincia di Vercelli, 1.070 nel Verbano-Cusio-Ossola, 251 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 109 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 140 (-4 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.013 (-140 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 11.954 (- 218 rispetto a ieri).

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 201.183, di cui 110.294 risultati negativi.   

Monitoraggio del contagio, livelli di allerta, gestione della fase 2 dell’emergenza sanitaria, economica e sociale, nuovo accordo con i medici di medicina generale e avvio della sperimentazione delle cure con il plasma.
Sono i principali temi affrontati nella conferenza stampa di ieri pomeriggio nella Sala Giunta della Regione Piemonte. Presenti il presidente Alberto Cirio l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il vicepresidente Fabio Carosso, l’assessore regionale alla Ricerca Matteo Marnati,  il commissario straordinario per l’emergenza covid Piemonte Vincenzo Coccolo. All’incontro sono intervenuti anche il presidente del Gruppo di lavoro sulla medicina territoriale Ferruccio Fazio e l’epidemiologo dell’Imperial College Paolo Vineis, consulente della Regione Piemonte per la fase 2.

Sono tre i livelli di monitoraggio con cui la Regione Piemonte vigila sull’andamento del contagio:
1) Elaborazione dei dati piemontesi raccolti dall’Unità di crisi sulla base dei 21 indicatori individuati dal Ministero della Salute.
2) Focus quotidiano dei livelli di attenzione locale sul modello elaborato e seguito dal prof. Vineis, che si basa su tre indicatori fondamentali: la curva del contagio, il fattore R0 (ovvero del numero medio di infezioni secondarie generato da ciascun individuo covid positivo) e la comparsa di eventuali focolai, non solo geografici, ma anche ambientali (luoghi di lavoro, mezzi di trasporto pubblico e ambienti comunitari).

3) Analisi territoriale istituzionale, accanto al monitoraggio sanitario, dell’impatto dell’emergenza sulla situazione economica e sociale, in coordinamento con Prefetture, Comuni capoluogo, Province, Asl, Unità di crisi, Consiglio regionale e con il supporto tecnico-scientifico dell’Ires.

Tra i dati monitorati settimanalmente, le eventuali criticità legate agli spostamenti dei cittadini, ad esempio nell’uso del trasporto pubblico (treni, autobus, metropolitane, aeroporti…) negli esercizi ad alta affluenza (bar, ristoranti, tabaccherie) e nelle aree pubbliche, come giardini, parchi e mercati. Verifica, inoltre, del numero di attività produttive, commerciali e professionali aperte o ancora in situazione di chiusura. Particolare attenzione alle nuove povertà, analizzando ad esempio i dati sui buoni spesa e il ricorso al Monte dei pegni.

Sono in corso di elaborazione i dati raccolti in tempo reale dalla piattaforma informatica Covid Piemonte sulla base degli indicatori ministeriali che definiscono i livelli di allerta (bianco/normalità, giallo/attenzione, arancione/preallerta, rosso/allerta) per l’attivazione delle eventuali e specifiche misure di contenimento, in accordo tra la Regione e Governo.

Nel pomeriggio è stata raggiunta l’intesa con le rappresentanze istituzionali e sindacali dei medici di medicina generale che getta le basi per la nuova riforma del servizio di medicina sul territorio. In particolare, il medico di famiglia diventa la sentinella che intercetta gli eventuali nuovi focolai di infezione e, alla luce del quadro clinico, pone direttamente in quarantena il “sospetto positivo”, attivando in automatico, attraverso la piattaforma covid Piemonte, la procedura di effettuazione del tampone diagnostico e del tracciamento dei suoi contatti.

RICERCA

All’assessore all’Innovazione e Ricerca Matteo Marnati è stata affidata dalla Giunta una specifica delega alla “ricerca covid” per il potenziamento, in particolare, della rete dei laboratori nella fase 2. È stato inoltre anticipato che il Piemonte ha avviato, a Torino e Novara, la prima fase della sperimentazione delle cure con il plasma per i malati covid, che verrà presentata in modo approfondito la prossima settimana.

 Il dato Nazionale

Sono state superate le 30 mila vittime per coronavirus in Italia: sono infatti salite a 30.201, con un incremento di 243 in un giorno. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Ieri l'aumento dei morti era stato di 274.
Sono 87.961 i malati, in calo rispetto a ieri di 1.663.
E’ proseguito anche ieri il calo dei ricoverati in terapia intensiva per coronavirus: sono 1.168 i pazienti nei reparti, 143 in meno rispetto a ieri. In Lombardia sono 400, 80 meno di ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 14.636, con un decremento di 538 rispetto a ieri. Infine, sono 72.157 le persone in isolamento domiciliare, 982 in meno rispetto a giovedì.
I contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti, sono 217.185 con un incremento rispetto a ieri di 1.327.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 09/05/2020