“2020”: il nuovo singolo di Jjames

Un brano profondo, che affronta i temi della depressione

Lunedì 4 maggio è uscito per JJ Records / Music-Alive Dischi il nuovo singolo di Jjames, “2020”. Il video non è un "corto", un film... che tutti noi abbiamo vissuto negli ultimi 2 mesi di epidemia!

Un brano profondo, che affronta i temi della depressione e della solitudine e li contestualizza, tramite il monologo in apertura, ai tempi della pandemia attuale da Covid19.

Un brano che, anziché farti sbirciare nel mondo finto, plastificato, placcato d'oro dei trapper di oggi, in cinque minuti ti riporta nel mondo vero e con parole e video degni della più efficace pillola rossa ti costringe a spalancare le pupille per vedere attraverso il suo “buio, nero totale”.

Non c'è manuale che possa spiegare la depressione così bene come chi se la vive. E se appena riesci a tirar fuori la testa da quel mare grigio piombo, arriva un esserino invisibile ad occhio nudo che ti afferra per una caviglia per trascinarti di nuovo giù, cerchi un modo sano per riprendere aria.

Jjames respira così, e condivide quel poco di ossigeno con noi, dipingendo questo spaccato di “2020”. Un monologo iniziale che poi sfocia in rap, accompagnato dal cortometraggio a firma di Federico De Cecco, con la partecipazione di Marco Mondaini.

Guarda ora il video di "2020" su Youtube: https://youtu.be/hHZOWAvIfXg

Jjames, all'anagrafe Marco Maggi, nasce a Milano nel ‘93 ma il suo nome d’arte nasce in un contesto molto diverso: siamo ad Ancona, la cittadina dove è cresciuto. I primi ascolti sono lontani dal rap, le note che ne accompagnano l’adolescenza sono infatti per lo più Rock e Metal. A 12 anni inizia a suonare il basso e, da quel momento, parte una evoluzione artistica che lo porterà a vivere la musica molto più da vicino.

Affascinato dall'attitudine degli Mc, entra nella scena locale a testa bassa facendo la classica gavetta. Dai contest di freestyle ai Live, arrivano le prime esperienze in studio.

Nel 2011 i primi brani, nel 2015 le prime produzioni e diverse collaborazioni con alcune realtà del panorama musicale locale e non, tra cui il collettivo ZMR della sua città.

Nel 2018 inizia un percorso discografico con Trumen Records, che porta alla pubblicazione dei singoli “Backyard”, “Fak Balenciaga” e “Camera con vista” con buoni risultati nelle piattaforme di streaming e Youtube.

La sua attitudine porta Jjames a collaborare con parecchi artisti marchigiani: solo nel 2019 parliamo di 5 dischi prodotti interamente, di cui due sono progetti solisti. Dopo aver prodotto “Fiore di loto”, album di TMHH uscito per GloryHole Records e molto apprezzato dalle testate di genere, inizia a condividere il palco con lo stesso TMHH e Claver Gold girando l'Italia e portando le sue produzioni ad una sempre maggiore fetta di pubblico.

A 10 anni dagli esordi, grazie alla maturità artistica acquisita nel tempo, Jjames si è ritagliato il suo spazio come una delle colonne portanti della scena locale, frutto di una dedizione fuori dal comune e di una attitudine che lo rende sempre più musicista e meno rapper.

A cura di Francesca Saglia – Music-Alive 2020

 

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Articolo pubblicato il 05/05/2020