Coronavirus in Piemonte. La fase 1 si conclude con gli indici in calo e i guariti in aumento

AGGIORNAMENTO DEL 4 MAGGIO: L’Ordinanza del Presidente Cirio valevole dal 4 al 17 maggio. Il dato nazionale

La Fase 1 si conclude positivamente in Piemonte; scende il numero dei morti, come i nuovi contagi, con il numero dei guariti che continua a salire. Domani cambiano le regole di confinamento e rimane  il timore che i cittadini non sempre adottino le misure prudenziali.

 

Forse tra quindici giorni, potremo finalmente constatare se la linea di tendenza si abbasserà in modo decisivo.

 

Ieri pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 6.132 (188 in più di ieri) e precisamente : 518 in provincia di Alessandria (+ 0), 261 in provincia di Asti (+12 ), 321 in provincia di Biella (+2), 687 in provincia di Cuneo (+16), 534 in provincia di Novara (+6), 3.122 in provincia di Torino (+119), 288 in provincia di Vercelli (+5), 334 nel Verbano-Cusio-Ossola (+31), 67 provenienti da altre regioni (-3).

 

Altri 2.540 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

Sono 20 ( 13 in meno di sabato) i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” , di cui 13 al momento registrati nella giornata di ieri (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

 

Il totale è ora di 3.164 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 576 ad Alessandria, 187 ad Asti, 165 a Biella, 255 a Cuneo, 265 a Novara, 1.409 a Torino, 162 a Vercelli, 112 nel Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

Sono 27.507 (+ 190 rispetto a ieri), ma in marcata flessione rispetto ai giorni precedenti, le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.592 in provincia di Alessandria, 1.620 in provincia di Asti, 980 in provincia di Biella, 2.544 in provincia di Cuneo, 2.374 in provincia di Novara, 13.839 in provincia di Torino, 1.145 in provincia di Vercelli, 1.056 nel Verbano-Cusio-Ossola, 247 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 110 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 169 (- 9 rispetto a ieri), mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 2484 (- 3 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.018

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 173.385 , di cui 93.939 risultati negativi.

 

Il due maggio, come annunciato ieri, il presidente Cirio ha firmato un ordinanza con la quale ha disciplinato la mobilità dei cittadini e le attività consentite dal 4 al 17 maggio, nell’ambito delle Regione.

 

In proposito ci teniamo precisare che  la ristorazione da asporto sarà consentita da lunedì 4 maggio, dalle 6 alle 21. tranne che nella città di Torino, dove potrà iniziare sabato 9 maggio.

 

Nel caso di criticità specifiche o dove non sarà possibile assicurare il rispetto delle misure di sicurezza, i sindaci potranno vietare l’attività sull’intero territorio comunale o delimitarla su parti di esso.

 

 

Il dato nazionale

I dati giornalieri della Protezione civile dicono che cala ancora il numero dei malati. Sono scesi a 100.179, con un decremento di 525 persone (ieri erano stati -239 i malati rispetto al giorno precedente).

 

Sono 81.654 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento di 1.740 rispetto a sabato

Non si arresta l'ormai stabile trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus: ad oggi sono 1.501, 38 in meno rispetto a ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. 

 

Sono salite a 28.884 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 174 in un giorno. Si tratta del bilancio di deceduti più basso dal 14 marzo scorso.

 

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Articolo pubblicato il 04/05/2020