Aumenta il numero degli insegnanti
L'entrata a scuola

Giampiero Leo: "Un segnale positivo"

“Considerando la delicatezza del settore dell’istruzione e avendo ben presenti le enormi difficoltà economiche nazionali, l’assegnazione di un significativo gruppo di insegnanti al Piemonte rappresenta veramente un segnale positivo”.

 

Con queste parole il consigliere regionale del Pdl Giampiero Leo, da sempre attento ai problemi dell’istruzione e della scuola, così come a tutto il mondo della cultura, commenta il via libera all’accordo siglato dall'assessorato all'Istruzione della Regione Piemonte con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’assegnazione di 70 nuovi insegnanti alle scuole materne statali piemontesi.

 

“Dobbiamo ringraziare – prosegue Leo – il governo nazionale ma anche e soprattutto l’impegno e l’autorevolezza del presidente della Regione Roberto Cota e la tenacia dell’assessore all’Istruzione Alberto Cirio.

 

Un sentito ringraziamento va anche al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, il  dottor De Sanctis, che ancora una volta ha dimostrato una grande capacità e volontà di collaborare con la Regione e le amministrazioni locali.

 

Questo importante risultato è infatti stato raggiunto grazie alla collaborazione e al lavoro di squadra fra il Presidente del Piemonte, l’assessorato regionale, il ministro dell’Istruzione e il provveditorato regionale”.

 

“Questo provvedimento – aggiunge l’esponente del Pdl – unito a una serie di altre importanti direttive sul sistema scolastico regionale (portate all’attenzione della Commissione Istruzione della Regione dall’assessore Cirio e dalla stessa Commissione prontamente recepite e approvati), rappresentano una risposta concreta alle richieste degli insegnanti e alle esigenze degli studenti, salvaguardando un sistema scolastico giudicato tra i migliori a livello nazionale”.

 

“Ho accolto con grande soddisfazione – conclude Leo – anche l’attenzione dimostrata per le scuole di montagna, che hanno davvero corso il grave rischio della chiusura, e per le scuole dell’infanzia”.

 

 

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Articolo pubblicato il 05/08/2011