Coronavirus in Piemonte. Insediata task force per la Fase 2. La regione blocca la possibilità ai laboratori privati di effettuare test

AGGIORNAMENTO DEL 22 APRILE: Aumentano i guariti ed i contagiati. In calo i decessi e le rianimazioni. Si riaprono gli asili nido? Il dato nazionale

Ieri pomeriggio nella sede dell’assessorato alla Sanità, alla presenza del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi,  si è insediata la  task force di esperti che affiancherà lo stesso Assessorato e la Giunta regionale per la gestione della Fase 2 dell’emergenza coronavirus covid19 in Piemonte.

Il coordinatore del gruppo di lavoro, Ferruccio Fazio, già ministro della Salute, ha rilevato come l’emergenza di oggi renda indispensabile agire immediatamente sul fronte della medicina territoriale, attraverso un percorso condiviso con tutti gli interlocutori del comparto, dai medici di medicina generale, agli infermieri, ai nuovi operatori delle Usca.

Negli interventi dei componenti della task force, Giovanni Di Perri, Guido Giustetto, Pietro Presti, Massimiliano Sciretti Franco Ripa e Alessandro Stecco, in primo piano il ruolo centrale di medici di medicina generale, pediatri, farmacisti, sistema di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali per teleconsulenze, Usca, assistenza domiciliare programmata, ambulatori e sale di attesa, igienisti, epidemiologi, telemedicina e telemonitoraggio.

Del gruppo di lavoro farà anche parte Paola Brusa, segretario dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Torino.

Il professor Fazio, ha sintetizzato il programma di attività;” entro luglio presenteremo un piano organizzativo applicabile operativamente già a settembre. Nell’immediato, forniremo alla politica delle indicazioni tecniche e scientifiche sulle misure di contenimento sociale, in vista della scadenza del 3 maggio”

Sul gravissimo fatto delle e- mail perse con le segnalazioni di sospetti casi da parte dei medici di famiglia, e purtroppo cadute a vuoto, è ancora ritornato il presidente Cirio che  sostiene che la scomparsa delle e-mail in cui i medici di base segnalavano pazienti con sintomi riconducibili al Coronavirus "deve essere una lezione per tutti. Quelle e-mail dovevano arrivare ai Servizi di igiene delle aziende sanitarie. È evidente che se i Sisp avevano 450 addetti e oggi ne hanno quasi 800, perché sono stati raddoppiati in poche settimane, è perché negli anni non si è intervenuto su questi aspetti e non si è mai investito".

In Piemonte aumentano i guariti e diminuiscono i decessi, ma il maggior impiego dei tamponi contribuisce a conteggiare l’incremento dei contagiati

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.976 (208 in più di ieri): 269 (+7) in provincia di Alessandria, 111 (+12) in provincia di Asti, 149 (+35) in provincia di Biella, 307 (+21) in provincia di Cuneo, 241 (+11) in provincia di Novara, 1.530 (+113) in provincia di Torino, 158 (+5) in provincia di Vercelli, 170 (+4) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni.

Altri 1.747 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Sono 71( 3  in meno di martedì) i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.524 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 488 ad Alessandria, 130 ad Asti, 150 a Biella, 185 a Cuneo, 227 a Novara, 1.072 a Torino, 143 a Vercelli, 101 nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 22.149 (+712 rispetto a ieri, un incremento rapportato al raddoppio del numero di tamponi eseguiti tra domenica, circa 3 mila e lunedì, quasi 6 mila), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.962 in provincia di Alessandria, 1.234 in provincia di Asti, 809 in provincia di Biella, 2.128 in provincia di Cuneo, 2.031 in provincia di Novara, 10.699 in provincia di Torino, 996 in provincia di Vercelli, 947 nel Verbano-Cusio-Ossola, 218 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 125 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 291 (-10 rispetto a ieri), mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 3.195.

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.416.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 107.850, di cui 55.052 risultati negativi.

Non si comprende come la Regione Piemonte, a differenza di altre regioni, abbia vietato ai laboratori privati di poter effettuare test sierologici a favore di cittadini che spontaneamente si erano presentati per poter verificare lo stato di salute ed evitare così il diffondersi del contagio.

In base all’andamento nazionale dei contagi, siamo in attesa di recepire quanto il Governo stabilirà in materia di mobilità dei cittadini e di apertura di attività produttive e commerciali, a decorrere dal 4 maggio. Ovviamente, soprattutto a livello regionale si dovrà cercare di evitare squilibri ed inconvenienti atti a creare maggiori difficoltà alle famiglie.

In proposito anche la Regione Piemonte si pone il problema dell’apertura degli asili nido. “Non possiamo non pensare alle famiglie che, se tornano a lavorare, non sanno dove mettere i bambini, precisa il Presidente Cirio. Questo è un dovere istituzionale e morale, lo dico anche da papà. Non possiamo pensare che ripartano le aziende senza che riparta la possibilità di far guardare i bambini durante l'orario di lavoro".

Seguiremo nei dettagli le disposizioni governative e quanto integrerà in materia la regione Piemonte. La regione si impegna inoltre, all'inizio della prossima settimana di presentare un disegno di legge che sospende tutta una serie di adempimenti burocratici in Piemonte.

Il dato nazionale

 

Sono infatti 107.709 gli attualmente positivi, 528 in meno rispetto a ieri, quando per la prima volta dall'inizio dell'emergenza si era registrato un calo di 20 pazienti. 

 

Sono salite a 24.648 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento di 534. Lunedì l'aumento sul giorno precedente era stato di 454. 

Nuovo record di guariti: complessivamente sono 51.600, con un incremento rispetto ai 2.723 del giorno prima. Lunedì l'aumento dei guariti era stato di 1.822. 

 

Prosegue il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono 2.471, 102 in meno rispetto a lunedìDi questi, 851 sono in Lombardia, 50 in meno rispetto a lunedì. Dei 107.709 malati complessivi, 24.134 sono ricoverati con sintomi e 81.104 sono quelli in isolamento domiciliare.

 

Dall'inizio dell'emergenza non è "mai stato così alto il numero di pazienti dimessi e guariti" dal coronavirus, sottolinea la Protezione Civile sottolineando che nelle ultime 24 ore sono stati dimessi dagli ospedali 772 pazienti mentre i guariti sono 2.723 in più rispetto a ieri.

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Articolo pubblicato il 22/04/2020